Nello stesso giorno in cui il Cpt, organo anti tortura del Consiglio europeo, lancia l’allarme sulla presunta inadeguatezza dei centri per il rimpatrio italiani, la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, ha deciso di recarsi in Albania, per visitare di persona i due famigerati centri per migranti, costruiti dal governo Meloni a Schengjin e Gjiader. La notizia è stata annunciata dalla stessa segreteria del Partito, che ha poi aggiunto che la leader dem sarà accompagnata nella sua visita dal responsabile sicurezza del Pd, Matteo Mauri.

Sembrerebbe, quindi, che l’ex astro nascente del Pd abbia deciso di osservare con i suoi occhi le condizioni dei due centri, che al momento non ospitano però alcun migrante. Il Protocollo Italia-Albania, siglato nel 2023 dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal presidente albanese Edi Rama, è infatti in un momento di stallo, a causa degli ostacoli che questo ha incontrato con la legislatura italiana e con quella europea.
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I primi due gruppi di migranti, scelti per essere mandati in Albania, hanno dovuto far ritorno in Italia dopo poche ore trascorse nei centri, a causa della mancata approvazione del trattenimento da parte dei giudici del Tribunale di Roma. Al momento non vi sarebbero ulteriori dettagli sul viaggio né è stato chiarito quando la segretaria arriverà in Albania.
Schlein e la polemica sui centri in Albania
Sono numerosi i punti che avrebbero spinto la segretaria del Pd a criticare aspramente il Protocollo Italia-Albania. Innanzitutto, la leader dem ha cercato di evidenziare i costi ingenti che le casse dello Stato hanno affrontato per permettere la costruzione del centro di accoglienza e del Cpr. La segretaria del Pd, lo scorso ottobre, ha affondato duramente contro il governo, definendolo “un incapace” poiché “non sarebbe riuscito a costruire un meccanismo che non sia fuorilegge ed ha sprecato 800 milioni di fondi pubblici” proprio per la costruzione dei due centri in Albania.

In secondo luogo, Schlein si è concentrata sui dubbi riguardanti le condizioni di trattenimento dei migranti, sostenuta dal segretario di +Europa, Riccardo Magi, che avrebbe visitato di persona i due centri, constatando che “il campo di Gjiader ha tutte le sembianze di un lager“, per poi aggiungere: “Credo la parte migliore sia la sezione penitenziaria, e con questo dico tutto… Nel senso che almeno è la parte in cui vige un regolamento. Ci sono degli enormi punti oscuri nelle procedure seguite“.
Le due sentenze del Tribunale di Roma, che alcune settimane fa hanno annullato il trattenimento dei migranti in Albania, avrebbero poi dato man forte alla segretaria. Schlein avrebbe infatti sostenuto che il governo Meloni avrebbe “fatto una figuraccia“, ma continuerebbe ad “insistere” sulla questione, convinto di poter ancora mettere in atto il Protocollo Italia-Albania. “Così alimenta un grave scontro istituzionale e butta via i soldi degli italiani“, ha sottolineato la segretaria, mettendo in luce un suo specifico punto di vista: “L’esecutivo Meloni deve chiedere scusa agli italiani per i loro errori e deve anche smettere di provare a colpirli dando la colpa ai magistrati e alle opposizioni“.
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