A pochi giorni dalle elezioni regionali in Umbria il primo cittadino di Terni e leader di Alternativa Popolare, Stefano Bandecchi, torna a far parlare di sé. Prima la notizia che è stato richiesto il suo rinvio a giudizio per aver evaso quasi 14 milioni di euro come amministratore dell’università telematica Unicusano. Poi lo scandalo per le affermazioni controverse che ieri ha scritto sui suoi social.
Le affermazioni controverse di Bandecchi
A fomentare la polemica attorno alla figura di Bandecchi sono soprattutto le affermazioni controverse che ha scritto in risposta alle critiche di una donna contro di lui nei commenti sotto un suo video Instagram. “I voti non li elemosino di certo, al massimo li compro o li prendo di prepotenza” ha fatto notare il leader di AP. “Che tristezza, una donna che non capisce niente, strano ma vero. Io cara ho sempre elemosinato solo f**a e ne ho avuta tanta in dono. Voi stupidi perdenti comunisti di merda mi fate sempre più schifo“.
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Il partito del sindaco ternano nelle regionali umbre è alleata col centrodestra e la sinistra ha approfittato di questa occasione per attaccarlo. Marco Grimaldi di Avs ha denunciato le “frasi sessiste, di una gravità inaudita” e ha chiesto al ministro Piantedosi di verificare col prefetto di Perugia se ci sia stata una compravendita di voti. Il Movimento 5 stelle ha chiesto a Donatella Tesei, la presidente dell’Umbria e candidata del centrodestra alle regionali, di prendere distanza dal sindaco.
La pentastellata Emma Pavanelli ha dichiarato che “a tutto c’è un limite. Il confine che non può mai essere valicato è quello della legalità, soprattutto in un momento delicato come quello attuale, a pochi giorni da un voto fondamentale per l’Umbria”. Per questo ha deciso di depositare un esposto alla Procura per accertare se la sua condotta possa essere considerata in qualche modo un reato. Bandecchi ha risposto di essere “felice di sapere dell’esposto e che così la magistratura indagherà e avremo nozione se pago i voti o no”.
Le polemiche attorno alla figura di Bandecchi
In questo momento il sindaco sta affrontando un periodo non facile, dato che i pm di Roma hanno richiesto un suo rinvio a giudizio. Essendo amministratore di fatto dell’università telematica Unicusano, è accusato di aver evaso quasi 14 milioni di euro tra il 2018 e il 2022. Con lui rischiano di finire a processo anche atre 3 persone. Il primo cittadino ternano ha commentato la vicenda senza particolare agitazione: “Sono felice che sia uscita questa notizia perché si dimostra il teppismo o il tempismo. Vuol dire che questa campagna elettorale è importante” e che il suo partito ha un ruolo importante. Lui è convinto che non sarà mai rinviato a giudizio “e semmai lo fossi credo semplicemente che vincerò io”.
Inoltre le recenti affermazioni controverse si aggiungono a una lista di altri episodi in cui il sindaco ternano ha pronunciato frasi o avuto comportamenti considerati scorretti. A gennaio, per esempio, parlando in Consiglio comunale di un atto d’indirizzo sul contrasto alla violenza di genere presentato dalle minoranze disse: “Un uomo normale guarda il bel culo di una donna e forse ci prova anche. Poi se ci riesce se la tromba, altrimenti torna a casa”.
A settembre, nel corso di una discussione con un cittadino sotto la sede del Comune di Terni, gli sputò per due volte dell’acqua in faccia accusandolo di essere un “provocatore politico”. Riguardo al caso tra Boccia e Sangiuliano disse che “da uomo mi sono fatto un’idea sola: negare sempre”.
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