Sangiuliano non si dimette: “Non ho fatto nulla di male, ho sempre pagato tutto io”

Redazione
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Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano non ha intenzione di dimettersi a seguito dello scandalo che lo vede protagonista insieme a Maria Rosaria Boccia, presidente della Fashion Week Milano Moda. “Non capisco come si possano chiedere le mie dimissioni, non ho fatto nulla di male, né a livello giuridico, né a livello istituzionale” ha infatti dichiarato il ministro in un’intervista a La Stampa, sottolineando che Boccia non ha mai ricevuto soldi pubblici per spesare le sue trasferte e ai viaggi insieme allo stesso Sangiuliano, né ha avuto accesso a documenti privati del ministero.

Sangiuliano non vuole in alcun modo farsi infangare dal caso mediatico scoppiato ieri e continua a difendere la sua figura e il suo ministero, mentre Boccia prosegue a pubblicare sui social documenti che sembrerebbero smentire il ministro. Intanto, a pagare le conseguenze di questa vicenda è il G7 della Cultura, previsto tra il 19 e il 21 settembre tra Napoli e Pompei. Proprio dall’organizzazione di questo evento sarebbe venuto alla luce il cosiddetto caso Boccia.

L’imprenditrice vicina al ministro, infatti, avrebbe scatenato i dubbi con un post sui suoi profili social, in cui dichiarava di essere stata nominata Consigliere per i Grandi Eventi” e in cui ringraziava Sangiuliano per l’opportunità. Una nomina che è stata smentita fermamente dal dicastero e che poi ha messo in dubbio tutto l’impianto della sicurezza del G7 Cultura e sulla gestione delle informazioni sensibili legate all’evento.

Sangiuliano: “Ho pagato sempre tutto io

Il ministro, investito dalla polemica, ha deciso di commentare la vicenda dichiarandosi estraneo alle accuse e sostenendo che di aver semprepagato tutto io, con la mia carta di credito personale” e di essere pronto a “pubblicare tutto, ricevute ed estratti conto relativi a tutti i posti in cui siamo stati insieme, da Taormina a Polignano, da Sanremo a Milano“. Gennaro Sangiuliano ha poi deciso di alzare il tiro, sostenendo che la maggior parte degli eventi a lui imputati, non sarebbero nulla di diverso da ciò che in passato avrebbero fatto alcuni suoi colleghi.

Cosa credete che facesse Salvini con la Isoardi? E poi con la Verdini, anche prima di stabilizzare la loro relazione? E Franceschini con la De Biase, prima che diventasse sua moglie?” ha tuonato il ministro della Cultura, andando poi a spiegare nel dettaglio alcune attività compiute con Boccia.

Per quanto riguarda trasferte e viaggi, Sangiuliano ha voluto chiarire che “le prenotazioni non le ha fatte la segreteria del ministero, ma io direttamente dal pc o dall’Ipad“, mentre per quanto riguarda l’utilizzo dell’auto blu, ha sostenuto: “Si tratta di un’auto con tutela dei carabinieri, che devo usare per ogni spostamento per ragioni di sicurezza, lei ci è salita sempre e solo con me, mai da sola. Sempre per brevi tragitti, magari verso la stazione“.

Trattando poi del punto focale della vicenda, il ministro ha voluto mettere in chiaro la questione: “Boccia aveva il curriculum e le carte in regola per svolgere il ruolo di Consigliere, ma quando la nostra reciproca stima professionale è diventata un fatto privato, io per primo ho ritenuto di dover fermare tutto“. Il ministro ha quindi decretato che “per questo” dovrebbe essere “applaudito“. Nessun ruolo quindi per Maria Rosaria Boccia all’interno del ministero e nessun pericolo che l’imprenditrice sia entrata in contatto con materiale sensibile.

Sangiuliano: “Boccia non ha ricevuto materiale sensibile sul G7

Il ministro della Cultura, infatti, si sente di escludere che Maria Rosaria Boccia “abbia ricevuto materiale sensibile o legato ai dispositivi di sicurezza del G7” sostenendo che quanto da lei pubblicato sui social fosse in realtà già stato pubblicato “dai giornali, per cui non ha carattere di riservatezza“. Sangiuliano, poi, tenta di scaricare le responsabilità di quanto accaduto, sottolineando che “la gestione della sicurezza non spetta al ministero della Cultura, ma a quello dell’Interno e, in questo caso, alla prefettura di Napoli“.

Sangiuliano quindi, per rassicurare gli animi di tutti, ha deciso anche di confermare che “il G7 si farà regolarmente a Napoli e a Pompei” e che lui stesso “parteciperà senza imbarazzi“. Nel caso in cui qualcuno decidesse di fare domande, Sangiuliano è pronto a rispondere di “essere lì per la cultura e amen“.

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