Caos Treni, Salvini: “Un chiodo piantato nel posto sbagliato non può fermare mezza Italia”

"Non è possibile che la seconda potenza industriale sia nelle mani di uno che pianta un chiodo nel posto sbagliato" ha tuonato il ministro dei Trasporti, commentando i disagi registrati questa mattina a causa di un guasto sulla linea ferroviaria della Capitale

Redazione
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Ho chiesto nomi e cognomi di chi non ha fatto bene il suo lavoro” ha dichiarato il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, chiarendo le motivazioni che all’alba di oggi avrebbero causato il blocco della rete ferroviaria della Capitale. Secondo le parole del ministro, nella notte sarebbe stato compiuto un errore da parte di una ditta privata che avrebbe “piantato un chiodo su un cavo“. Una piccolissima svista che oggi ha però creato il caso non solo nella Capitale ma anche sulle reti ferroviarie nazionali.

Il tempo di reazione di fronte a questo errore non è stato all’altezza che la seconda potenza industriale d’Europa deve avere” ha spiegato Salvini, aggiungendo quindi che il privato dovrà assumersi le sue responsabilità. “Non è possibile che un errore di un privato possa fermare mezza Italia” ha tuonato il ministro, spiegando di aver chiesto una verifica “delle centraline d’alimentazione in tutta Italia“. Salvini ha quindi proseguito chiarendo che questi errori annullerebbero ogni sforzo portato avanti per migliorare il servizio del trasporto pubblico italiano.

Io devo trovare i soldi da investire sulla rete. Se poi un operaio di notte pianta un chiodo e ferma l’Italia, non è possibile che la seconda potenza industriale sia nelle mani di uno che pianta un chiodo nel posto sbagliato” ha infatti dichiarato il ministro dei Trasporti, concludendo: “Bisogna prevenire e mettere in sicurezza ed evitare che si ripetano queste situazioni“.

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