Il leader della Lega sottolinea: «Lavoro in silenzio, non voglio far parlare i critici». Poi attacca Letta e Di Maio: «Il loro unico impegno è criticarmi»
Matteo Salvini, interpellato a nella trasmissione Mattino Cinque, in onda su Canale 5, ha risposto ad alcune polemiche scoppiate in questi giorni, inerenti al suo programma di viaggio a Mosca e sul referendum.
Il leader della Lega ha chiarito: «Sto lavorando in silenzio, risponderò da lunedì in avanti. Adesso non voglio che si parli di Salvini, sto avendo e poi porterò i risultati sul tavolo così che Renzi e Fornero non critichino».
Sul viaggio nella capitale russa ha sottolineato: «Continuo a parlare con i russi. Ora ho interrotto questi colloqui perché domenica votano milioni di italiani e c’è un referendum fondamentale sulla giustizia. Fino a domenica mi occupo di Italia, poi è mio dovere da padre di famiglia e politico di un partito che sostiene la maggioranza, continuare a cercare una strada per la pace».
In chiusura una provocazione rivolta ai suoi detrattori: «Se Letta e Di Maio facessero quanto me li applaudirei, ma non fanno nulla se non criticare me».