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Salvini in Francia dai Patrioti: “La cittadinanza non è regalo, i migranti sono minaccia”

Il vicepremier e leader della Lega ha spiegato che in Italia è in corso un referendum che non raggiungerà il quorum perché gli italiani non sono favorevoli alla diminuzioni del tempo necessario ad ottenere la cittadinanza. Salvini si trova in Francia in occasione della Festa della vittoria del gruppo dei Patrioti europei

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La cittadinanza in Italia e in Francia non è un regalo“, ha tuonato il leader della Lega, Matteo Salvini, dal palco della “Festa della vittoria” dei Patrioti a Mormant sur Vernisson, un centro rurale con 130 abitanti in cui il partito di Marine Le Pen, il Rassemblment National, ha fatto incetta di voti. E proprio in questo piccolo centro abitato, la leader francese ha organizzato la sua Pontida, a un anno di distanza dalla nascita del gruppo dei Patrioti Ue, che raccoglie al suo interno alcuni leader di Stati europei.

L’occasione è quella di rinnovare la sfida contro Bruxelles, per liberarla dalla burocrazia, dall’ideologia della sinistra, dalla cultura woke e dal Green Deal. L’obiettivo finale poi rimane sempre lo stesso: ripristinare la sovranità degli Stati membri dell’Unione europea, magari creando un versione ristretta dell’Ue, rispettosa delle sovranità nazionali e con competenze comuni ben minori nel numero.

Proprio in occasione di questo incontro, quindi, Salvini ha deciso di portare sul palco le sue istanze, esortando i presenti a non abbandonare le sfide poste e continuare a lottare per raggiungere i propri obiettivi, evitando di cadere nelle trappole poste dalle altre realtà politiche. Così, il vicepremier leghista sfrutta l’occasione per affondare contro il referendum italiano, che ha portato alle urne gli italiani per votare su 4 quesiti sul lavoro e uno sulla cittadinanza.

Salvini: “Il referendum in Italia non passerà”

La Lega, così come quasi tutto il centrodestra, ha invitato gli italiani a non recarsi a votare con il fine di boicottare i quesiti. “Oggi in Italia la sinistra porta al voto un referendum per dimezzare gli anni per avere la cittadinanza italiana“, ha spiegato alla platea prettamente francese, aggiungendo che il popolo italiano non lo voterà, perché “per la Lega e per i Patrioti bisogna semmai avere delle regole ancora più chiare e severe per diventare cittadini delle nostre Nazioni“.

Matteo Salvini, leader della Lega
Matteo Salvini, leader della Lega

Salvini è dunque convinto che il quorum non sarà raggiunto e allo stesso tempo esorta l’Italia e la Francia ad adottare regolamentazioni ben più dure per evitare che la cittadinanza venga data in quello che per lui sarebbe un modo troppo superficiale. “Non basta qualche anno di residenza, occorre dimostrare di conoscere, rispettare e amare la storia, la cultura e la legge del Paese che ti ospita“, ha spiegato aggiungendo che Bruxelles dovrebbe iniziare a preoccuparsi di tale questione, perché oggi “la minaccia non arriva da Est, da improbabili carri armati russi, ma dal sud e dai migranti clandestini“.

Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture ha poi sostenuto che il popolo dovrebbe iniziare a lottare con tutte le sue forze contro una classe politica europea che vorrebbe i suoi cittadini “indebitati, precari,colonizzati e  impauriti“, perché non ha intenzione di contrastare né il traffico di droga né quello di armi. I Patrioti quindi si oppongono con forza al riarmo europeo e all’aumento delle spese per il miglioramento degli arsenali europei e chiedono piuttosto che tali fondi vengano utilizzati per migliorare la vita dei cittadini.

Salvini: “Ppe deve decidere se stare con noi o con la sinistra”

Siamo sul lato giusto della storia“, ha continuato il leader del Carroccio, ricordando che i Patrioti al momento sono la terza forza del Parlamento europeo ma devono continuare a lavorare al fine di diventare la prima e poter riprendere in mano il destino europeo e di ogni singolo Stato membro. “Dovremo costringere gli amici del Partito popolare europeo a scegliere una volta per tutte tra i vecchi accordi con le sinistre e un futuro fondato sul lavoro e sulla speranza da costruire con i Patrioti e i Conservatori“, ha spiegato prima di chiarire quali siano i due fattori principali che lo spingono a credere nella necessità di un cambiamento radicale nell’Ue.

Secondo Salvini, l’Unione europea attuale avrebbe tradito le sue radici e avrebbe provocato la rinascita dell’antisemitismo, della rabbia, del fanatismo islamico e “la caccia all’ebreo che sapevamo fosse morta coi nazisti nel secolo scorso“. In questo senso, quindi, il volto della Lega propone che il Ppe, primo partito europeo, prenda una decisione netta ed eviti di procedere su questa strada, anche attraverso la costruzione di un nuovo debito europeo necessario ad acquistare armi. “Nessun fantomatico esercito europeo per fomentare altre guerre“, ha spiegato il vicepremier, spiegando che dal suo punto di vista nuove minacce e nuove sanzioni non servono affatto a porre fine ai conflitti.

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