Una tregua col fisco. Tutto di guadagnato per chi ha pendenze di entità contenuta, non per i furbetti, volutamente intenzionati a non pagare le tasse, (sottraendo così risorse alla comunità). Questo è decisamente un tema caldo per il vicepremier e ministro delle infrastrutture Matteo Salvini.
Il ministro insiste sulla possibilità di rivedere la posizione debitoria di milioni di italiani, e lo afferma in maniera chiara, rispondendo alle domande dei giornalisti a Matera durante una visita allo stabilimento Mermec-Ferrosud.
Leggi Anche
“Una grande e definitiva pace fiscale tra fisco e contribuenti è fondamentale, oltre alla riforma della giustizia” questo è chiaro – afferma Salvini – per liberare milioni di italiani dalla morsa dell’Agenzia delle entrate“.
Salvini: “Vantaggio per chi ha debiti di piccola entità”
“Gli evasori totali per me possono andare in galera e buttare la chiave”. Si tratterebbe infatti di un vantaggio, sottolinea il vicepremier per chi ha “debiti” di piccola entità. Ad esempio: “Se qualcuno ha un problema fino a 30 mila euro che si trascina da anni – sottolinea Salvini – chiudiamola. Gliene chiediamo una parte e azzeriamo tutto il resto”.
Calenda: “Dite sempre le stesse cose, poi non fate nulla”
“In un paese con 100 miliardi di evasione, la sanità e la scuola al collasso, questi tipi dicono sempre le stesse cose. Sempre. E non fanno mai nulla. Un carosello continuo di rumori fastidiosi“. Commenta così il leader di Azione Carlo Calenda, su Twitter, le affermazioni di Matteo Salvini sulla pace fiscale.
Conte: “Così si favoriscono evasori”
“Dopo che la premier Meloni ha definito le tasse “pizzo di Stato”, oggi tocca ministro a Salvini a rafforzare il concetto che “gli italiani sono ostaggio dell’Agenzia delle entrate”. Sono affermazioni tristi, e accompagnano la guerra fatta in Europa contro i pos e per aumentare la soglia del contante. Inoltre favoriscono corrotti ed evasori“. Lo scrive il leader del M5s, Giuseppe Conte, su Facebook.
Boccia: “Salvini e la destra inneggiano all’evasione”
“E’ evidente come per la destra governare significa inneggiare all’evasione e considerare l’agenzia delle entrate un nemico. Anziché premiare chi paga le tasse – afferma il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia – lo umiliano, giustificando chi invece non lo fa, e definendo poi le tasse “pizzo di stato””.
© Riproduzione riservata