Matteo Salvini non farà passi indietro, non patteggerà e non smetterà di lottare per i suoi diritti e per quelli degli italiani. Lo ha dichiarato lui stesso in varie occasioni, incalzato sui suoi pensieri sul processo Open Arms, che lo vede indagato con le accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per aver rallentato lo sbarco di 170 migranti sulle coste italiane. “Un’accusa politicizzata” l’ha definita il leader della Lega, sostenuto dal suo intero partito e anche da quelli della coalizione di maggioranza.
I messaggi di vicinanza e di speranza, inviati dal vicepremier Antonio Tajani e dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, hanno rinvigorito le forze di Matteo Salvini che è ora pronto a tutto pur di dimostrare che in questa vicenda gli unici nel torto sono i migranti. Il leader della Lega, oggi, si trovava ad un banchetto per la raccolta firme sul caso Open Arms all’Eur, a Roma, quando, incalzato dai giornalisti sulla grande affluenza di cittadini, Salvini ha dichiarato: “Mi fa piacere questo entusiasmo per la raccolta firme, ma ne avrei fatto a meno“.
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Il vicepremier ha quindi sfruttato questo momento per presentare nuovamente la sua difesa, chiarendo i motivi che lo hanno portato davanti ai giudici di Palermo e cercando di spiegare la sua verità, che qualcuno starebbe tentando di insabbiare per un suo tornaconto personale. “Avere difeso i confini del mio Paese, bloccato gli sbarchi, salvato vite non contavo mi portasse una medaglia ma neanche un processo con sei anni di carcere di richiesta e un milione di euro di risarcimento danni ai poveri immigrati turbati” ha tuonato Salvini, circondato dai suoi sostenitori.
Salvini: “Open Arms non è giustizia ma politica“
Anche nel corso della raccolta firme all’Eur, Matteo Salvini ha sottolineato la sua volontà di non cedere alle pressioni esterne, continuando a combattere per dimostrare la sua innocenza. “Andrò in tribunale” ha sottolineato il vicepremier leghista, sottolineando di aver ricevuto da tutta Italia e anche da gente di sinistra esortazioni a “non mollare, con la spiegazione che questa “non è giustizia, è politica“.
Salvini ha poi chiarito di sperare in una assoluzione da tutte le accuse, le quali dal suo punto di vista non sarebbero in alcun modo corrette. “Quello di Open Arms sarebbe il primo caso di sequestro di personale al mondo in cui i presunti sequestrati potevano andare ovunque tranne che in Italia” ha spiegato il leader della Lega, chiarendo che il processo si concluderà tra poche settimane con la sentenza dei giudici di Palermo e poi affondando contro tutti coloro che la pensano diversamente da lui: “L’Italia non è il campo profughi d’Europa“.
Matteo Salvini, infatti, non ha mai nascosto di aver voluto mettere in atto la volontà dei cittadini italiani nel caso Open Arms. L’allora ministro dell’Interno avrebbe infatti agito in tale senso per rispettare la richiesta degli italiani di diminuire gli sbarchi di immigrati irregolari nel Paese. Tale ritardo, però, avrebbe messo in pericolo le vite dei migranti presenti a bordo della nave Ong, causando quindi l’apertura di un’inchiesta sulle azioni di Matteo Salvini.
Salvini: “In Liguria sarà bello vincere dopo le inchieste orientate“
Trattando sempre di inchieste ritenute poco corrette, Matteo Salvini è convinto che in Liguria il prossimo governatore proverrà dal centrodestra. “Vincere le elezioni regionali in Liguria del 27 e 28 ottobre sarà qualcosa di molto bello, dopo le inchieste curiose, particolari e orientate sempre da una parte che hanno portato alle elezioni anticipate in Liguria” ha infatti affermato il ministro, tirando in ballo l’inchiesta su Giovanni Toti, ex governatore ligure accusato di corruzione e costretto alle dimissioni dal suo ruolo.
Salvini non avrebbe quindi dubbi sull’esito delle regionali, in particolare per le fratture che sarebbero presenti all’interno del centrosinistra. “Cosa mi sembra il campo largo? Direi un campetto, un campo da rugby” ha infatti dichiarato il vicepremier, sottolineando che come nel rugby i partiti di opposizioni “se le starebbero dando di santa ragione“. Salvini ha poi concluso con una battuta ironica: “Se Renzi ha litigato con Conte e Schlein mi spiace per loro. Io sono per la pace. Peace and love“.
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