“L’Italia non può restare l’unico grande Paese al mondo a dire ‘no’ al nucleare per ragioni ideologiche, mentre il resto del mondo procede in quella direzione. Se vogliamo essere pienamente competitivi, sovrani e indipendenti dal punto di vista economico ed energetico, dobbiamo riconsiderare questa posizione”. Così ha dichiarato il vicepremier Matteo Salvini, durante il suo intervento all’assemblea annuale di Conflavoro, aggiungendo che “si tratta di un dossier su cui stiamo lavorando”.
Le parole di Salvini
Salvini ha poi evidenziato la differenza di costo dell’energia tra l’Italia e la Francia: “Le bollette italiane, per famiglie e imprese, sono fino al 50% più alte rispetto a quelle francesi. Qual è la differenza tra noi e loro? In Francia sono attivi 56 reattori nucleari”. Già lo scorso anno Salvini aveva parlato del nucleare. Il vicepremier Matteo Salvini ha dichiarato che è possibile accendere un reattore nucleare in Italia entro il 2032, esprimendo il desiderio, “da milanese”, di vedere un reattore di ultima generazione proprio a Milano. Salvini non è nuovo a questa proposta, avendola già avanzata in passato, con l’idea di localizzare un impianto nucleare nel quartiere di Baggio, zona in cui vive. Tuttavia, la sua dichiarazione ha generato, come in precedenza, un’ondata di polemiche e ironie, soprattutto sui social media, dove sono apparsi meme che lo ritraggono come Homer Simpson nella centrale nucleare di Springfield o ipotesi di centrali nucleari accanto al Ponte sullo Stretto di Messina.
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Le critiche non sono mancate anche a livello politico. Franco Mirabelli, deputato milanese del PD, ha definito l’idea “assurda”, sottolineando che Salvini, in qualità di ministro delle Infrastrutture, non ha competenze specifiche in materia energetica e che dovrebbe concentrarsi sul suo ruolo. Mirabelli ha inoltre suggerito che Salvini, se davvero vuole occuparsi di Milano, dovrebbe adottare politiche concrete sulla questione abitativa. Anche Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde, ha criticato la proposta di Salvini, invitandolo a un confronto pubblico in Piazza Duomo a Milano.
Le dichiarazioni di Salvini, quindi, continuano a suscitare dibattito sia sul piano politico che nell’opinione pubblica, evidenziando le divisioni riguardo al tema del nucleare in Italia.
Salvini sulla Flat tax
Riferendosi poi alla fiscalità, Salvini ha sottolineato il successo della flat tax: “Abbiamo introdotto una flat tax del 15% per due milioni di partite Iva, mentre per i giovani che aprono una nuova attività è del 5% per i primi anni. Inizialmente c’era scetticismo, con alcuni che dicevano che i giovani non avevano voglia o capacità. Oggi, invece, sono proprio i giovani a costituire il maggior numero di nuove richieste. Non stanno scappando, ma rimangono in Italia, scommettendo su se stessi e aprendo la propria attività“.
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