Salvini affonda il Mes: “Non lo ratificheremo, è follia europea”

"Il Mes non serve all'Italia. Se lo approvino loro se vogliono, perché a noi non serve" ha dichiarato il vicepremier, per poi criticare le scelte europee sulla prossima Commissione e le proteste italiane sull'Autonomia differenziata

6 Min di lettura

Il vice presidente del Consiglio Matteo Salvini è intervenuto con dure parole contro la ratifica del Mes, il meccanismo europeo salva Stati, da sempre mal visto dalla Lega. Dopo giorni di fuoco pieni di impegni riguardanti le elezioni europee e le discussioni sulle riforme dell’Autonomia e del Premierato, l’Italia ha ricominciato a parlare anche di altre questioni, sempre caratterizzate da una certa animosità.

Salvini, infatti, non ha le idee chiare solo sul Mes, ma anche sulle nuove nomine apicali nelle partecipate pubbliche, compresa Ferrovie dello Stato, così come sulla possibilità di una fusione tra Atm, il servizio di trasporto pubblico di Milano, Fs e Trenord. Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture si dice pronto a mettersi in gioco e soprattutto ad ascoltare i bisogni e le richieste degli utenti, che quotidianamente usufruiscono di questi servizi.

Il leader della Lega, però, non ha potuto evitare di tornare a parlare di Autonomia differenziata e di come le polemiche nate attorno ad essa siano essenzialmente futili. Questa riforma costituzionale nasce per migliorare il Paese, per renderlo competitivo ed autonomo, al contrario, secondo Salvini, di quanto continua a fare un’Italia “centralizzata“. Il vicepremier si è lasciato andare anche ad alcuni commenti sulla prossima commissione europea e su ciò che sta accadendo a Bruxelles: “Il voto dei cittadini sembra quasi ininfluente visto che stanno preparando lo stesso pacchetto o paccotto come se non avessero votato francesi, italiani e tedeschi“.

Salvini: “Il Mes non ci serve

Matteo Salvini non ha intenzione di tornare sui suoi passi. La lotta della Lega contro la ratifica del Mes prosegue senza esitazioni. Il vicepremier, incalzato dalla stampa, non si tira indietro sulla questione e con poche parole lascia intendere la sua dura posizione: “L’Italia non ratificherà mai il Mes“. Il ministro lo ha dichiarato a margine della presentazione dell’accademia della sicurezza di Fs, dove ha anche ribadito: “Il Mes non serve all’Italia, è un’altra follia europea. Se lo approvino loro se vogliono, perché a noi non serve“.

Matteo Salvini
Matteo Salvini, leader della Lega

Continuando a parlare di Europa, il vicepremier si dimostra particolarmente critico anche nei confronti delle prossime decisioni in materia di Commissione e ruoli apicali. Sembrerebbe infatti che a Bruxelles si voglia riproporre una coalizione che esclude la destra, compresi i sovranisti, nonostante in alcuni Paesi siano proprio questi partiti ad aver ricevuto i consensi più alti. “Se così fosse sarebbe davvero una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini che hanno votato” ha quindi dichiarato Matteo Salvini.

Salvini: “Per le nomine di Fs, io sono già pronto

Il ministro dei Trasporti è stato quindi interpellato sulle prossime nomine in Ferrovie dello Stato, nomi che potrebbero cambiare l’assetto dell’azienda e del trasporto pubblico italiano. “Io ho lavorato bene con chi ha gestito Fs in questi anni – ha dichiarato Salvini – e come squadra di governo stiamo ragionando e per quanto mi riguarda le scelte sono già fatte su chi accompagnerà gestione e sviluppo di miliardi di euro nei primissimi anni“.

Secondo Salvini il lavoro in questo senso “non si è mai interrotto” ed ha concluso sottolineando: “Ci sono migliaia di lavoratori e lavoratrici del comparto ferroviario che sono una eccellenza a livello europeo“. Parlando poi della possibile unione tra Trenord, Atm e Fs, Salvini ha evidenziato: “Sarebbe un gruppo competitivo non a livello italiano, ma a livello europeo e mondiale. Se c’è la volontà di mettersi insieme, unire le energie per essere un player ancora più forte tra Atm, Trenord e Ferrovie dello Stato, io da ministro e da milanese sono assolutamente pronto ad ascoltare tutti“.

Salvini: “Alcune Regioni sono arretrate per colpa del centralismo

Tornando sul tema dell’Autonomia differenziata, il vice presidente del Consiglio ha voluto lanciare un messaggio agli esponenti politici del Sud Italia: “Vorrei chiedere a qualche polemico distratto del Sud se oggi la sanità, infrastrutture e scuole del Sud e il lavoro non è ai livelli di altre regioni del Centro-nord, è perché un sistema centralistico non dà questa possibilità”. Quindi l’Autonomia nasce per risolvere i problemi che finora non è stato possibile affrontare.

Lascino che l’Italia cresca, corra e punti sul merito l’Autonomia è questo, non una vittoria della Lega” ha dichiarato Salvini per poi aggiungere: “È l’applicazione di quello che la Costituzione, per scelta della sinistra, prevede e quindi è una possibilità per le Regioni di gestire a livello locale ciò che oggi lo stato non riesce a gestire“.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo