«Coerenza zero, concretezza zero», così commenta il leader della Lega la coalizione di centrosinistra. Sul programma del suo partito, il capo del Carroccio dà la priorità al lavoro e l’abbattimento della legge Fornero
«È un’allegra brigata che mette insieme Di Maio, Fratoianni, Calenda, Gelmini, Letta, Speranza: quindi coerenza zero, concretezza zero. Ho visto che l’unico punto su cui sono d’accordo è la spartizione dei collegi elettorali», così Matteo Salvini, durante la visita dell’associazione soccorritori SerBari, nel capoluogo pugliese, commenta l’alleanza del centrosinistra.
Le idee sono chiare per il leader del Carroccio: «Penso che ci sarà un risultato chiaro e netto che darà per 5 anni un mandato alla Lega e al centrodestra di dimostrare quello che sappiamo fare». Salvini riparte dal tema del lavoro come punto cardine della sua campagna elettorale e dice: «Il primo punto da cui partire è il lavoro: chi sceglie la Lega sceglierà l’azzeramento della legge Fornero. L’obiettivo è di arrivare a quota 41».
I sondaggi danno buone speranze al centrodestra con al podio Giorgia Meloni e il suo Fratelli d’Italia, ma il leader della Lega ha ancora l’ambizione e la convinzione che il suo partito possa essere «la forza trainante» del 25 settembre. E a chi gli chiedeva se accetterebbe il ministero dell’Interno, Salvini risponde: «Scelgono gli italiani. Gestire per un anno l’ordine pubblico, coordinare il lavoro di uomini e donne in divisa, contrastare lo spaccio di droga e redistribuire alle associazioni i beni confiscati ai mafiosi per me è stato enorme».
Sul presentare la lista dei ministri prima del voto, il volto del Carroccio si mostra favorevole: «Credo sia un’operazione di serietà e trasparenza per chi va a votare. Sono convinto che anche gli amici Giorgia e Silvio condivideranno questa necessità».
Sbarchi in aumento, Lampedusa al collasso: «È colpa del Pd»
Di fronte al nuovo aumento di sbarchi sulle coste italiane, Matteo Salvini torna alla carica e dice: «Lampedusa è al collasso. Una vergogna targata Pd. Non vediamo l’ora di voltare pagina, grazie al voto degli italiani il 25 settembre».
Si presenta a Bari con dati alla mano, prospettive e bilanci, che però non fermano la tragedia umanitaria che accade ogni giorno nei Mediterraneo. La retorica del discorso è sempre ferma: «Una minoranza fugge dalla guerra ed è giusto farla rimanere: cresceranno i loro figli e saranno italiani più di me. Il problema è che la maggioranza non scappa dalla guerra. Persone che arrivano magari per la sesta volta in Italia. Ci sono scafisti e poi diventano protagonisti di episodi di delinquenza».
Inaspettatamente, Salvini trova un alleato nella sua battaglia: «Anche il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, che è del Pd, ha detto basta, ha detto che non si possono più accogliere questi clandestini».
Prospettive future post 25 settembre
Il proposito della Lega, afferma Matteo Salvini, è quello di «potenziare e velocizzare lo sviluppo delle energie alternative». Per questo, un occhio di riguardo è dato al nucleare: «Siamo circondati da Paesi che producono energia con il nucleare pulito e sicuro dell’ultima generazione. L’Italia non può tirarsi fuori. Vogliamo avere in futuro bollette della luce e del gas più leggere», dice il leader del Carroccio.
E sulla dibattuta questione del reddito di cittadinanza, Salvini chiosa: «È stato un fallimento, lo si lascia a chi non può lavorare. Chi invece è abile al lavoro, e percepisce da anni questi soldi, se rifiuta anche per una volta l’offerta di lavoro molla il reddito a qualcuno che ne ha più diritto».