Parole dure arrivano dal leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte rispetto al salario minimo. La questione per l’ex premier riguarda l’operato del governo che toglie dignità ai lavoratori.
Conte: lo sfogo contro il governo
Conte chiarisce da subito la sua posizione rispetto la questione del salario minimo. “Qui non è il fatto di parlarci noi addosso, ma di portare un obiettivo a casa. Ma questo obiettivo non sembra ancora a portata di mano: le reazioni che sono arrivate da Meloni e Calderone sono reazioni di chiusura e sono preoccupanti perché è la reazione di chi non vede il problema“.
Conte ricorda come il 17 giugno il Movimento 5 Stelle abbia offerto il palco per dar voce a coloro che si trovano in situazioni lavorative precarie. “Il sistema mediatico ha parlato solo di quello che ha detto Grillo per spostare l’obiettivo. Come fa Meloni a dire che non è questo il problema?” ha poi aggiunto.
Conte vs governo: “Sta programmando un incendio sociale”
Il leader dei pentastellati non risparmia il governo, definendolo come reazionario e della restaurazione. Conte infatti, ha dichiarato: “Getta benzina sul fuoco. In modo consapevole sta programmando un incendio sociale. Sul piano interno hanno una visione: il darwinismo sociale. Hanno detto: vogliamo consentire a chi vuol fare di fare. Ma se uno non ha da mangiare che può fare? Si può solo disperare. Hanno usato un principio di meritocrazia fasullo e ci hanno dato solo delle prese in giro“.
Conte sottolinea come siano passati otto mesi dalla nascita del governo. “Qualcuno potrebbe dire che non ha una visione d’insieme, e sicuramente lo dimostra nella dimensione della politica europea ed internazionale: tolta la linea bellicista c’è un indecisionismo cronico. Sono inorridito: Meloni ha lodato Orban e i polacchi perché hanno bocciato il nostro sistema di redistribuzione” ha poi concluso.