Esplosione Roma, Gualtieri sul posto: “Soccorsi tempestivi, evitate conseguenze più gravi”

Gualtieri ha spiegato che tra coloro che hanno riportato trami vi sono anche nove operatori tra vigili del fuoco e polizia. L'amministrazione capitolina è impegnata a seguire il percorso di questi feriti che sono giunti in ospedale, ma è presto per poter fare una stima certa. "Molte persone sono arrivate autonomamente negli ospedali, rendendo difficile una stima precisa", ha continuato a spiegare

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L’esplosione che questa mattina ha svegliato con una certa brutalità la città di Roma ha costretto il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, ad abbandonare i suoi impegni per recarsi sul luogo della tragedia e osservare da vicino i danni provocati dalla deflagrazione. “La priorità ora è mettere in sicurezza l’area, assistere le  persone sfollate e monitorare i feriti negli ospedali“, ha spiegato il primo cittadino una volta arrivato in via dei Gordiani, zona Prenestino.

Gualtieri è giunto quando l’incendio provocato dalle esplosioni non era ancora stato del tutto domato, per cui è stato visto indossare una mascherina che lo ha protetto dalle esalazioni più importanti. Il primo cittadino è rimasto per diverse ore sul luogo della tragedia, cercando di capire personalmente quali fossero gli sviluppi della situazione. In contemporanea, il sindaco ha tenuto aggiornati i vertici dello Stato. Questa mattina si è infatti aperta con un telefonata del primo ministro, Giorgia Meloni, che ha voluto sincerarsi di quanto accaduto, mentre nel primo pomeriggio è giunta quella del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Mi ha chiamato il Capo dello Stato per esprimere vicinanza e solidarietà alla città e alle persone che sono rimaste coinvolte nell’esplosione“, ha spiegato Gualtieri in una nota, per poi aggiungere di aver aggiornato il presidente sulle ultime novità e di aver ricevuto da lui la chiara indicazione di “ringraziare tutti gli operatori e le forze dell’ordine che sono intervenute così prontamente sul posto evitando conseguenze peggiori“.

Gualtieri: “Sono state evitante conseguenze molto più gravi”

Su quest’ultimo punto si è trovato d’accordo anche il primo cittadino. Gualtieri ha infatti riconosciuto la presenza di danni gravissimi nella zona dell’esplosione, ma al contempo ha ricordato che le conseguenze avrebbero potuto essere ben peggiori. “Fortunatamente tra le segnalazioni e l’arrivo sia dei vigili del fuoco, sia della polizia di stato, sia della polizia locale, si sono evitate conseguenze molto più gravi“, ha spiegato il sindaco, sottolineando che la prontezza dei presenti ha permesso di guadagnare del tempo prezioso poi sfruttato per le evacuazioni.

Sono stati evacuati i bambini che erano in un centro estivo proprio di fronte nella piscina che era lì davanti e dove adesso i danni sono molto consistenti“, ha aggiunto evidenziando come queste sia una vera e propria tragedia sfiorata. Nonostante l’ottimo lavoro di tutti, i danni e i feriti non possono essere ignorati. Gualtieri ha confermato il ferimento di 29 persone, di cui uno in gravi condizioni. Come riportato dal primo cittadino, si tratterebbe di un dipendente del distributore che ha riportato gravi ustioni sul corpo.

Gualtieri ha spiegato che tra coloro che hanno riportato trami vi sono anche nove operatori tra vigili del fuoco e polizia. L’amministrazione capitolina è impegnata a seguire il percorso di questi feriti che sono giunti in ospedale, ma è presto per poter fare una stima certa. “Molte persone sono arrivate autonomamente negli ospedali, rendendo difficile una stima precisa“, ha continuato a spiegare, osservando però l’impegno di tutta l’amministrazione nello gestire questa emergenza.

A preoccupare, al momento, anche la qualità dell’aria. Gualtieri ha annunciato che Arpa Lazio è già sul posto per monitorarla, al fine di dare al più presto informazioni certe ai cittadini. Nel frattempo è consigliabile per i residenti del V Municipio tenere le finestre chiuse. Il Comune, in ultimo, è impegnato nell’assistenza alle persone temporaneamente evacuate delle abitazioni per verificare che queste siano sicure. A seguito di queste prime analisi, l’amministrazione di Roma capirà in che modo agire e se dover fornire soluzioni abitative alternative agli sfollati.

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