Per il leader di Italia Viva non ci sono dubbi, è stato il partito di Letta ad aiutare i candidati del centrodestra a diventare Seconda e Terza carica di Stato. Poi si difende dalle accuse: “Al Senato dicono che Renzi ha dato 17 voti a La Russa? Essendo noi solo in 9 significa che siamo entrati nel catafalco e abbiamo fatto le fotocopie”
Per il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, non ci sono dubbi, i voti dell’opposizione che hanno aiutato i candidati del centrodestra a diventare Seconda e Terza carica di Stato, prima Ignazio La Russa di FdI eletto Presidente del Senato, poi Lorenzo Fontana della Lega eletto presidente della Camera dei Deputati, provengono dal Pd.
Renzi, riferendosi alla Camera, spiega: “Se Fontana ha preso 220 voti, ci sono 15 franchi tiratori, che stanno nel Pd. Il Pd aveva 80 voti e ne prende 77; Richetti, per il Terzo polo, partiva da 19 e ne prende 22. Chi non ha retto l’accordo? Il Pd“, lo afferma nel corso di una conferenza stampa a Firenze, parlando, per l’appunto, dell’elezione del neo presidente leghista della Camera Fontana.
Poi, si difende dalle accuse: “Al Senato dicono che Renzi ha dato 17 voti a La Russa? Essendo noi solo in 9 significa che siamo entrati nel catafalco e abbiamo fatto le fotocopie“, sottolinea Renzi.
“Hanno guardato quanto siamo stati dentro la cabina – ha proseguito – io sono stato dentro 5 secondi. Con tranquillità io ci ho messo 5 secondi; la Camusso ne ha impiegati 10, e volete dire che la Camusso ha votato La Russa? Che Del Rio, 9 secondi, ha votato La Russa? Io non ci posso credere. La metà del gruppo 5 Stelle è stato in cabina molto più di noi“, conclude puntando il dito anche contro i grillini.