“Le divisioni del centrosinistra sono il principale sponsor di Meloni“, è questo l’avvertimento di Matteo Renzi, reduce dall’abbandono del Campo largo in Liguria e convinto che ormai la linea di Giuseppe Conte stia iniziando ad avere la meglio all’interno della coalizione delle opposizioni. Italia Viva e il Movimento 5 Stelle sono due realtà politiche inconciliabili e i due leader di partito lo hanno messo in chiaro ormai da tempo. Il pentastellato, ospite ieri ad Accordi e Disaccordi, ha dichiarato di essere pronto a “giocare a calcio con Renzi, ma non a governare insieme a lui“.
La politica è un’altra cosa, lo avrebbero confermato entrambi, consapevoli che i disaccordi del passato sono ancora troppo freschi per essere dimenticati. “L’ho tolto da Palazzo Chigi e hanno chiesto di pentirci per questo, ma io sono orgoglioso di averlo mandato a casa per Mario Draghi” affonda l’ex sindaco di Firenze, prima di dichiarare duramente: “Se per entrare nel Campo largo devo fare abiura, tenetevi il Campo largo“. Renzi è nel pieno della sua prova di forza, consapevole della posizione di Schlein che non vorrebbe perdere né Iv né il M5S e del piano di Conte che vorrebbe convincere i democratici ad allontanare Italia Viva per tenere vicino il Movimento.
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All’alba delle elezioni regionali di Umbria, Emilia Romagna e Molise, il campo largo sembra tutt’altro che solido, mentre il centrodestra prosegue la sua scalata verso le prossime elezioni politiche. Renzi sin dall’inizio ha sostenuto che in questo momento il centrosinistra ha bisogno di “voti e non di veti“, sottolineando come il comportamento dei pentastellati non stia facendo altro che indebolire la possibile nuova coalizione. Così, l’ex sindaco di Firenze ha deciso di alzare il tiro, pronto a dimostrare chi tra i due sia realmente interessato a costruire un’alternativa alle destre: “Sfido pubblicamente Giuseppe Conte. Accetti un confronto con me in tv o sui social. E vediamo chi mente“.
Renzi: “I nostri voti in Liguria sarebbero stati decisivi“
L’ex segretario del Pd chiarisce che l’allontanamento di Italia Viva dalla coalizione di centrosinistra in Liguria potrebbe cambiare del tutto gli equilibri delle votazioni. “I nostri voti sono decisivi ma i voti si infrangono sui veti” ha sostenuto Renzi, spiegando che in questa Regione il Movimento 5 Stelle è convinto di avere molta influenza. “Tra un mese vedremo” ha decretato Renzi, lasciando intendere di non credere che il campo largo possa avere realmente la possibilità di sconfiggere il centrodestra. “La rottura è definitiva. Siamo fuori dalla campagna elettorale” ha poi dichiarato Renzi, preparandosi ad affondare gli artigli: “Che perda il peggiore“.
Giuseppe Conte, ospite ieri sera su Nove, ha chiarito che il Movimento non è disposto ad accettare nella coalizione un partito che fino a pochi mesi fa sosteneva il candidato di centrodestra nella città di Genova. Un voltafaccia che, secondo il leader pentastellato, Italia Viva potrebbe compiere nuovamente in qualsiasi momento. “Siamo stanchi di ritrovarceli al tavolo ogni volta che ci distraiamo” ha infatti dichiarato Conte, esortando la segretaria del Pd Elly Schlein a dichiarare pubblicamente la sua posizione: “Deve dire se vuole stare con Renzi“.
L’ex sindaco di Firenze, invece, spera ovviamente che tale dichiarazione venga pronunciata, in quanto non è ancora pronto a lasciare andare il Campo Largo. “Siamo disponibili a fare un centrosinistra alternativo a Meloni, ma non con il cappello in mano” ha sottolineato Renzi, affondando nuovamente contro il Movimento 5 Stelle: “Conte in Liguria ha vinto rispetto alle aperture di Schlein. Si tratta di una contraddizione che oggi esiste sulla leadership del centrosinistra. È evidente che usa Iv per attaccare la leadership di Schlein“.
Renzi: “Fra Trump e Harris noi abbiamo le idee chiare“
Il leader di Italia Viva ha poi proseguito i suoi attacchi al Movimento 5 Stelle, sostenendo la mancanza di una linea di politica estera all’interno del partito. “Fra Trump e Harris noi abbiamo le idee chiare” ha sostenuto l’ex sindaco di Firenze, chiarendo che nel corso della creazione di un campo largo, ciò che conta non è se realmente hai intenzione di aderire alla coalizione, ma “se coi valori di riferimento stai col centrodestra o col centrosinistra“.
Renzi ha quindi concluso la sua invettiva, prima ricordando come la frattura del centrosinistra abbia portato all’elezione di Giorgia Meloni come Presidente del Consiglio nel 2022, poi sottolineando che al momento “io non so se mi candiderò alla Camera o al Senato, il dubbio di Conte è se si candida al Parlamento italiano o alla Duma russa“.
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