Le elezioni regionali in Liguria, Emilia Romagna e Umbria si avvicinano sempre di più e Matteo Renzi ha preso la sua decisione: Italia Viva correrà con il centrosinistra in tutti e tre i territori. Una scelta necessaria, affinché l’ipotesi di un campo largo che comprenda Iv possa realmente realizzarsi. L’ex premier potrebbe aver preso la sua scelta nella consapevolezza di dover convincere i suoi futuri alleati, che continuano a nutrire dubbi sulla correttezza di una coalizione con l’ex sindaco di Firenze.
Tra rancori legati a scontri passati e incertezze sulla lealtà delle alleanze, i partiti delle opposizioni faticano a guardare a Italia Viva con una certa fiducia. L’apertura di Matteo Renzi, quindi, potrebbe essere l’occasione per voltare pagina e creare un campo largo che possa avere realmente i numeri per diventare un’alternativa alle destre. Inoltre, nel caso in cui il centrosinistra presenti un candidato unico in Liguria si aprirebbe anche la possibilità di una vittoria che porti il territorio nelle mani delle opposizioni.
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Renzi: “Sosterremo il centrosinistra in tutte e tre le Regioni“
Il leader di Italia Viva ha annunciato la sua decisione ieri, sostenendo che il partito “sosterrà gli stessi candidati del centrosinistra“. Un passo in avanti notevole, visto che per il momento continua a mandare un’agenda di governo comune al presunto campo largo, prerogativa di Italia Viva prima di accettare di entrare a far parte della coalizione. Matteo Renzi ha però già messo dei paletti, mostrando già di non voler entrare a far parte dell’alleanza come membro passivo.
L’ex sindaco di Firenze ha spiegato che in passato Iv ha sostenuto candidati di centrodestra perché “sono stati fatti degli accordi a seconda delle città“, ma ora il partito ha cambiato linea: “Ovvio che d’ora in avanti, se stiamo con il centrosinistra non potremmo stare con il centrodestra ma occhio che questo vale per tutti“. Insomma, la coalizione nell’ottica di Matteo Renzi sarà blindata e chiunque ne entrerà a far parte dovrà rispettare le regole di tutti. Italia Viva ha fatto il primo passo in avanti, ma ora resta da capire se le opposizioni saranno in grado di trovare una quadra che accontenti tutti.
Le ipotesi per le Regionali in Liguria
Nonostante l’apertura di Matteo Renzi, il grande nodo ancora da sciogliere è quello delle elezioni regionali in Liguria. Dopo le improvvise dimissioni del governatore Giovanni Toti, dopo un periodo di due mesi passato agli arresti domiciliari, la Regione continua a vivere una situazione di stallo, con lavori bloccati e opportunità rubate. Così centrodestra e centrosinistra si preparano alla sfida che potrebbe garantire loro il controllo di un territorio carico di prospettive.
Proprio per l’importanza, e l’attenzione mediatica che si verifica sul territorio, la scelta delle coalizioni è fondamentale. Basterebbe un passo falso per provocare una sconfitta irreparabile. Così, mentre in Umbria e in Emilia Romagna i candidati sono già scelti da tempo, in Liguria si continua a temporeggiare. Da un lato il centrodestra teme di poter perdere un territorio che fino a pochi mesi era una sua certa possessione, dall’altro il centrosinistra fatica a capire se realmente tutti i partiti di opposizione siano pronti a sostenere un unico candidato.
In particolare, il Movimento 5 Stelle starebbe ancora valutando la situazione. Già nel caso del Piemonte, i pentastellati avevano deciso di correre da soli piuttosto che cedere alle richieste del Pd ed ora si teme che in Liguria possa avvenire la stessa cosa. Sembrerebbe che tra le ipotesi del M5S ci sia quella della candidatura del senatore Luca Pirondini, anche se i colloqui con il Pd proseguono quotidianamente. Resta sul tavolo anche il nome di Andrea Orlando, il quale sembrerebbe pronto ad assumersi la responsabilità di rappresentare il centrosinistra.
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