“Sulle tasse la Meloni ha chiacchierato molto e fatto qualcosina. Lo scrive il presidente di Italia Viva e direttore del Riformista Matteo Renzi nella sua e-news. Dopo Marcucci, Fioroni, Chinnici, Borghi oggi è il turno di Cottarelli”
“La prima settimana di maggio ha visto la politica italiana iniziare a discutere di cose serie”. Lo scrive il presidente di Italia Viva e direttore del Riformista Matteo Renzi nella sua e-news. “Dopo mesi di chiacchiere sui Rave Party e sul POS nel giro di pochi giorni abbiamo iniziato a discutere di tasse e di riforme. Meglio così.
Renzi: “Sulle tasse Meloni ha fatto qualcosina”
Sul primo punto – sottolinea l’ex premier – la Meloni ha fatto un timido passo nella direzione giusta, provando ad abbassare le tasse. Lo ha accompagnato con una frase talmente sbagliata da oscurare tutto il resto. Ha detto, girando un video costruito su una narrazione epica – un incrocio tra Guerre Stellari e una televendita notturna sulle TV locali – “Il più grande taglio delle tasse degli ultimi decenni”. È una frase falsa come è stato spiegato in tutte le sedi. E non lo dico per un fatto personale perché oggettivamente il nostro governo è stato quello che ha fatto di più al punto che persino giornali che non mi amano come “La Stampa” hanno dovuto titolare “ È Renzi il re del taglio delle tasse”. Lo dico perché se il Governo sceglie di mentire in modo clamoroso persino sui canali ufficiali, a cominciare dai comunicati del MEF, i cui uffici sono storicamente un presidio di rispetto dei numeri e di rigore tecnico, allora vale tutto. E viene messa in pericolo la credibilità stessa delle istituzioni”.
“Sono stato anche severamente redarguito dal mio amico Yoram Gutgeld, braccio destro sulla revisione della spesa negli anni del Governo – continua il leader di Italia Viva – che mi ha scritto come per una volta ho sbagliato i numeri e per difetto: il taglio delle tasse del nostro Governo infatti arriva – a suo dire – a superare i trenta miliardi, più di quanto da me dichiarato. Ho sfidato Gutgeld ad argomentare questa posizione in un articolo per il Riformista, lo leggerò anche io volentieri riconoscendo a Yoram una capacità straordinaria di lettura del bilancio dello Stato”. Sintetizzando: “Sulle tasse la Meloni ha chiacchierato molto e fatto qualcosina”, afferma Renzi.
Renzi: “A destra abbiamo sovranisti e a sinistra massimalisti”
“Se farà di più saremo contenti per il Paese. Ma nel frattempo ci accontentiamo che dica la verità. Quanto alla sinistra, la posizione filo patrimoniale e filo tasse di successione è nota. Questo significa che a destra abbiamo sovranisti che sognano una flat tax che non riescono a fare, a sinistra abbiamo massimalisti che richiedono più tasse: ecco perché dico che lo spazio del terzo Polo, dei riformisti c’è anche sul fisco. Uno spazio enorme che va occupato con credibilità tecnica e passione politica”.
Renzi: “Nostre idee: sindaco d’Italia e superamento Bicameralismo”
Sulle riforme, continua Renzi: “Domani a Palazzo Chigi Giorgia Meloni incontrerà i rappresentanti dei partiti e dei gruppi parlamentari per consultare le forze politiche sulle riforme costituzionali. Italia Viva sarà presente con Lella Paita e Maria Elena Boschi. Le nostre idee sono semplici e chiare – sottolinea – sindaco d’Italia e superamento del Bicameralismo perfetto. Abbiamo le carte in regola per dirlo forte e chiaro”.
La proposta di Renzi: abolire il CNEL
Oggi Matteo Renzi ha presentato una proposta di legge di revisione costituzionale per chiedere l’abolizione del CNEL. “Gli avversari dicono che le riforme costituzionali non sono passate perché erano troppo eterogenee, bene. Io firmo – afferma Renzi – una proposta di legge contenente una cosa molto semplice: aboliamo il CNEL. Un’istituzione di cui non c’è bisogno, che costa agli italiani ma soprattutto che, resistendo da decenni a tutti i tentativi di riforma, diventa il simbolo della burocrazia che sconfigge la politica.
Renzi, il Pd di Schlein perde pezzi
“Il Pd di Elly Schlein perde pezzi – scrive ancora Renzi nella sua e-news -. Dopo Marcucci, Fioroni, Chinnici, Borghi oggi è il turno di Cottarelli. Io dico che è solo l’inizio. Diamo tempo al tempo e il quadro politico di questo Paese cambierà profondamente”, conclude.
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