Matteo Renzi, leader di Italia Viva e grande escluso di queste elezioni europee, ha deciso di commentare quanto avvenuto in questi ultimi giorni a Bruxelles. Dopo le critiche che Giorgia Meloni ha rivolto agli altri leader europei, accusati di averla esclusa dai vertici negoziali per la scelta dei candidati per le cariche apicali dell’Unione, la maggior parte di questi hanno deciso di mettere le cose in chiaro e rassicurare l’Italia. “Non vi saranno esclusi a Bruxelles“, questo è il messaggio inviato a Giorgia Meloni all’inizio del Consiglio Ue.
Secondo Renzi, però, dietro le dichiarazioni rilasciate da Meloni nei giorni scorsi vi sarebbe un tentativo di svincolarsi dalla necessità di prendere una decisione. Il premier, infatti, nella notte ha dovuto decidere se sostenere o no Ursula Von der Leyen. “Il tema è questo – ha sostenuto infatti Matteo Renzi – se fai tutta la campagna elettorale dicendo che non sopporti questa Europa, poi vai al tavolo del potere e voti la stessa Von der Leyen che c’era 5 anni prima, perdi credibilità. Vuoi sostenerla? Dillo. E così prendi qualcosa“. Meloni, invece, sul nome della presidente si è astenuta.
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Secondo Matteo Renzi, poi, la questione si giocherà totalmente sui numeri e ben poco Meloni potrà fare a riguardo. Le sue critiche alla Camera sarebbero inoltre un espediente per “fare la vittima” perché “sa di non essere incisiva” in quanto non ha le possibilità numeriche per creare una maggioranza.
Renzi: “Non invitano Meloni perché non fa chiarezza su dove sta in Europa“
Matteo Renzi, ospite a Rai Radio 1, ha sostenuto che “l’Italia non è mai stata messa ai margini” e che “non invitano Meloni ai caminetti perché fa parte di un partito che non vuole fare chiarezza su dove sta in Europa“. Non vi sarebbero altre motivazioni secondo il leader di Italia Viva, che ha spiegato che, sin dalla creazione dell’Ue, il nostro Paese ha ricevuto una presidenza oppure una vicepresidenza, per cui le azioni di Meloni in questo senso sarebbero solo una facciata.
“La verità è che da sempre si fanno accordi in Europa, ma in Europa il partito della Meloni non ha i numeri – ha quindi ribadito Matteo Renzi – Invece di fare la vittima, io cercherei di ottenere qualche risultato per l’Italia. Tutta questa manfrina è una mossa di Meloni per non rispondere alla domanda: rivoti Ursula Von der Leyen?“. Secondo il leader di Italia Viva, l’unica soluzione funzionale per il premier sarebbe quella di presentarsi a Bruxelles come “leader italiana e non leader di partito“.
Renzi: “Il problema, cara Meloni, si chiama Giorgia“
Renzi poi ha tirato fuori gli artigli e si è rivolto direttamente alla Presidente del Consiglio: “Meloni non si può mettere a frignare. Se vuole fare l’accordo, si prenda la vicepresidenza. Se non lo vuole fare, non lo faccia. Il problema, cara Meloni, si chiama Giorgia“. L’ex sindaco di Firenze prosegue spiegando che “i politici bravi fanno le maggioranze, non strillano sui social” e che “avrebbe ragione la Meloni se dicesse ‘non vogliono tener conto dei risultati’ se lei avesse la maggioranza, ma anche se ha più parlamentari dell’altra volta, questo non basta“.
Renzi ha poi chiosato la sua critica nei confronti del premier sentenziando: “Lei ha vinto le elezioni europee, ma ha perso la battaglia delle istituzioni europee. Perché quello che diceva in campagna elettorale era falso. Non ci sono i numeri senza i socialisti“.
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