Il centrosinistra sarà la nuova casa di Italia Viva, Matteo Renzi ne è sempre più convinto, nonostante le problematiche interne al Campo largo e legate specificamente al Movimento 5 Stelle. L’ex sindaco di Firenze non sembra intimorito e continua la sua battaglia per il riconoscimento del suo partito come uno dei nuovi cardini delle opposizioni, in cui ritiene di poter portare voti che saranno decisivi in riferimento alle prossime elezioni regionali e politiche.
“Quello che è certo è che se il Pd vuole vincere le elezioni ha bisogno di sfondare al centro e senza di noi non si vince” ha infatti nuovamente sostenuto il leader di Italia Viva, aggiungendo che “i sondaggi non sono quelli dentro gli elettori del Pd, perché io non farò mai più il congresso del Partito democratico, l’ho già fatto due volte e vinto due volte. Il congresso del Pd lo lascio alla Schlein, io ragiono per vincere le elezioni e senza di noi non si vincono“.
La creazione del Campo largo, però, sembra più complessa del previsto, a causa dei contrasti tra partiti e l’indecisione riguardante la politica estera, per cui la certezza della presenza di Italia Viva non può essere assicurata. Renzi, comunque, si ritiene allineato con le battaglie delle opposizioni ed è convinto che Italia Viva possa rappresentare solo un valore aggiunto per la coalizione. La battaglia contro l’Autonomia differenziata e la difesa dei territori del Sud sembrano essere le priorità del leader centristra, che si dice pronto anche a sostenere il democratico Vincenzo De Luca nella corsa ad un nuovo mandato come governatore della Campania.
Renzi: “L’autonomia è una sconfitta per tutti“
L’ex sindaco di Firenze, dopo aver attaccato nuovamente Carlo Calenda sostenendo che questo si stia dirigendo verso una distruzione del partito simile a quella operata con il Terzo Polo, si dedica all’ennesima critica nei confronti della riforma dell’Autonomia differenziata, definita una “sconfitta per tutti” poiché porterebbe sia disagi al settentrione che al meridione.
“Io faccio un ragionamento politico e dico che l’autonomia crea diseguaglianze al Sud e più burocrazia al Nord, quindi è una sconfitta per tutti. Sulla sanità le Regioni fanno il proprio meglio, ma è il Governo che con l’autonomia crea diseguaglianze incredibili” ha infatti sostenuto l’ex premier, aggiungendo che nel caso in cui si procederà con il referendum, allora si scoprirà che “il Governo è contro il Mezzogiorno e non è capace di gestire la sanità“.
Inoltre, secondo Renzi, la riforma dell’Autonomia porterebbe ad un’ulteriore conseguenza, ovvero “l’esplosione di Forza Italia al Meridione“, perché il partito di Antonio Tajani non è un partito nazionale ma è un partito molto forte in Calabria, Campania e Sicilia.
Renzi: “Italia Viva favorevole al terzo mandato per De Luca in Campania“
Parlando sempre di mezzogiorno, Renzi ha sostenuto il governatore democratico Vincenzo De Luca, sostenendo che questo possieda ottime capacità da sindaco. “Ci ho molto discusso, ma quando siamo stati al Governo abbiamo riempito la Campania di soldi e devo dire che lui li ha spesi e alcuni li sta ancora spendendo” ha ricordato Matteo Renzi, sottolineando anche come il governatore campano sia finito più volte nelle mire del Movimento 5 Stelle.
“C’è qualcuno che è stato insultato dal M5s più di me e di Vincenzo De Luca? Il M5s ci ha offeso, ci ha detto di tutto -ha evidenziato Renzi – ma alla fine di quella lunga storia si dimostra che noi non facciamo politica con i veti personali o con i sentimenti. Se si vuole vincere, ci vuole questa alleanza politica che si costruisce sui contenuti e le idee e noi le abbiamo“. Una dura accusa nei confronti del pentastellati che si aggiunge a quelle lanciate nei mesi scorsi.
Incalzato proprio sulla possibilità di una coalizione con il M5S, Renzi ha sostenuto di non voler porre veti, al contrario del Movimento, ma di essere anche convinto della profonda diversità esistente tra i due partiti. “È chiaro che noi siamo tutta un’altra cosa rispetto al 5 Stelle” ha infatti dichiarato l’ex sindaco di Firenze, per poi affondare: “Non ho ancora capito cosa sia il M5S visto che dà lezioni di sinistra a gente come Vincenzo De Luca, che nella sinistra ci sta da 50 anni, però quando si tratta di ragionare di immigrazione sono tutti contro Salvini, ma Salvini era ministro del Governo Conte, non un passante“.
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