Il leader di Italia Viva apre alla premier e attacca Pd e M5s: “Loro sono bravi solo a protestare, noi con Calenda presentiamo proposte concrete”
Apertura alla collaborazione con la premier Meloni, senza ideologia, ok al presidenzialismo e nuovo attacco al Pd e al M5s. Matteo Renzi rilancia l’azione politica del Terzo Polo, dopo che nei giorni scorsi il suo compagno di coalizione, Carlo Calenda, ha presentato la contro manovra.
“Io non credo nella protesta – spiega Renzi a Libero, riferendosi alla manifestazione di protesta organizzata da Pd e M5s – ma nella proposta. Il Pd e i Cinque Stelle andranno in piazza a difendere il reddito di cittadinanza, mentre noi del terzo polo abbiamo presentato una contromanovra che difende il lavoro e i conti pubblici. Carlo Calenda, con una delegazione di Azione e Italia Viva, la illustrerà a Giorgia Meloni: nessun inciucio, ma noi siamo all’opposizione del governo e non del Paese. Proviamo a dare una mano, mi sembra che la presidente ne abbia bisogno”.
Le critiche al governo, ma pronti a collaborare
“Al governo manca una visione di Paese: si pensa a reintegrare i medici no vax e, dopo aver appena superato una pandemia, non si stanzia abbastanza per la sanità. Noi, al contrario, chiediamo di prendere subito i 37 miliardi del Mes, immediatamente disponibili. E poi c’è il tema del costo della vita e del lavoro: vanno messi subito soldi nelle tasche degli italiani. Gli 80 euro del mio Governo andavano in questa direzione: i 10 euro in più previsti da Giorgia Meloni in busta paga sono davvero poca roba”.
“La nostra non è un’opposizione ideologica: se il governo decidesse davvero di mettere in campo un intervento serio sul reddito di cittadinanza, lo valuteremo. Fin troppi soldi dei contribuenti sono finiti nelle tasche di truffatori e furbetti, per costruire il consenso di Giuseppe Conte. Spero però che si passi presto ai fatti, perché noto come la Meloni di lotta sia ben diversa dalla Meloni di governo. Oggi, come nel 2016, ritengo che il presidenzialismo serva al Paese, non a Matteo Renzi, per cui sono pronto a discuterne, anche se non credo che la soluzione sia il presidenzialismo: penso più all’elezione diretta del premier”.