La leader di Fratelli d’Italia e il segretario del Partito Democratico a confronto: sul tavolo anche le diverse visioni sul Pnrr e i diritti della famiglia
Il presidenzialismo che dia maggiore peso al voto dei cittadini, una riforma che invece non serve visto che anche senza il governo ha funzionato. Visioni opposte quelle messe sul tavolo da Giorgia Meloni ed Enrico Letta, nel confronto andato in scena sul portale del Corriere della Sera. Confronto aperto su più fronti, a cominciare dal discorso della riforma del presidenzialismo.
Presidenzialismo e diritti delle famiglie
Per Meloni serve «puntare a un sistema stabile per 5 anni che leghi il cittadino all’eletto, e non mi stupisce che chi è stato al governo senza vincere le elezioni da io anni osteggi questa proposta. Ho ipotizzato il semipresidenzialismo alla francese che era la proposta di D’Alema». Dal canto suo, Letta ha risposto mettendo invece in evidenza come «non serva un cambiamento di sistema per far funzionare il Paese, con Draghi e l’attuale sistema il governo infatti ha funzionato benissimo».
Discorsi opposti anche sul fronte della famiglia. Per quanto riguarda le adozioni gay la leader di Fratelli d’Italia ha ribadito che «sui diritti degli omosessuali ci sono le unioni civili e vanno bene così. Non sono d’accordo con il diritto di adozione degli omosessuali perché a bambini che hanno già sofferto bisogna garantire il massimo, che per me è un padre, una madre, la stabilità della coppia». Di parere opposto il segretario Dem, il quale ha ribadito che «per crescere un figlio serve l’amore».