Premierato, Segre contraria alla riforma: “Nessuna democrazia lo ha adottato”

La senatrice a vita torna a parlare anche sull'inchiesta di Fanpage e i giovani di Fdi: "Sono molto contenta che la nostra presidente del Consiglio si sia decisa finalmente ad intervenire"

Redazione
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La senatrice a vita, Liliana Segre, torna a parlare del Premierato, esprimendo la sua fermezza nell’opporsi alla riforma. “Sono fermamente convinta che la nostra grande Costituzione non sia un problema, ma una grande risorsa. Certamente, si può sempre migliorare qualcosa. Ma la riforma del cosiddetto Premierato è un tuffo nell’acqua fredda, perché è un modello che non è stato finora adottato da nessuna democrazia e perché può portare ad una concentrazione assoluta di potere nelle vicinanze di una sola persona“, afferma.

Premierato: la posizione della Segre

La Segre sottolinea come nel programma elettorale della destra non si parlasse di premierato, ma di un sistema presidenziale che non presenta gli stessi pericoli. “Nelle Repubbliche presidenziali, l’elezione del governo e l’elezione del parlamento sono separate: in questo modo il Parlamento rimane autonomo e agisce come equilibratore sul potere del capo del governo. Se invece il Parlamento viene posto al servizio del capo del governo, non ha praticamente alcun significato“, aggiunge la senatrice a vita Liliana Segre, in una intervista alla ‘Frankfurter Allgemeine’.

Segre su inchiesta Fanpage: “Meloni ha capito di aver sbagliato”

Io sono molto contenta che la nostra presidente del Consiglio si sia decisa finalmente ad intervenire. Penso che lei come persona, anche molto intelligente, abbia riconosciuto che la sua prima reazione fosse completamente sbagliata“, ha detto la Segre, alla Faz, tornando sull’inchiesta di Fanpage sui giovani di Fratelli d’Italia. “A quanto pare, si è resa conto che, indignandosi per l’inchiesta giornalistica in sé e non per il marcio scoperto, aveva dato l’impressione di preferire tenere segreto tutto questo e non toccarlo“, ha poi aggiunto.

Alla domanda se sia rimasta sorpresa dall’antisemitismo emerso dall’inchiesta di Fanpage sull’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia, Segre ha risposto: “Mi ha abbattuto ma non meravigliato. L’antisemitismo negli ultimi decenni è stato sempre latente. La gente si è solo
vergognata di mostrarlo. Oggi non si vergognano più. E rattrista sapere che nel caso della Gioventù nazionale si tratti di giovani
“.

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