Premierato, Casellati: “Sistema più in linea con il Parlamento”

"Premier e presidente della Repubblica non sono ruoli sovrapponibili" afferma la ministra

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Il premierato è stato definito dall’attuale presidente della Corte Costituzionale, il professor Barbera, come la riforma più in linea con il Parlamento“, ha affermato la ministra per le Riforme istituzionali Maria Elisabetta Casellati, ospite a Start su Sky TG24. Approvata in prima lettura due giorni fa al Senato, ne serviranno altre tre.

Premierato, Casellati: alcuni chiarimenti della ministra

Tra le varie misure è stata criticata l’attribuzione al presidente del Consiglio del potere di sciogliere le Camere. Molti costituzionalisti evidenziano come la riforma leghi la vita dei parlamentari a quella del premier, andando a cancellare un bilanciamento dei poteri, per il potere del presidente del Consiglio di sciogliere le Camere. Casellati risponde: “non succederà, perché rimane il potere del Parlamento di sfiduciare il premier. Io rifiuto questo concetto. Ma noi riteniamo che i parlamentari saranno al guinzaglio del premier? Pensiamo di avere una categoria di persone attente solo al loro posto e invece non rappresentino con dignità le istanze dei loro territori per cui sono stati eletti? Sono sconfortata da questa considerazione. Noi diamo un sistema di pesi e contrappesi“.

Premier e presidente della Repubblica non sono ruoli sovrapponibili. Il capo dello Stato ha ruolo di garanzia, di controllo. Il presidente del Consiglio ha un ruolo politico, di indirizzo politico. Quando il presidente della Repubblica è stato costretto ad allargare la fisarmonica dei suoi poteri è perché non ha funzionato il Parlamento. Quindi è giusto che sia la politica a decidere lo scioglimento, proprio per mettere al riparo il capo dello Stato dalle contingenze politiche”, spiega Casellati.

Premierato: la legge elettorale

La riforma per entrare in vigore avrà bisogno dell’entrata in vigore di una nuova legge elettorale. “Penso che arriverà entro ottobre. Prima non era possibile elaborarla, avevo bisogno di un’ossatura della riforma”, afferma la ministra. “Dobbiamo un po’ vedere. Sarà oggetto di confronto, ci saranno da definire premi, soglie e tutto il resto. Questa non è una riforma che riguarda il centrodestra ma per il Paese, cercheremo dialogo con tutti”, conclude.

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