Ponte sullo Stretto, ad società incaricata: “Deroga tetto massimo non vale per i manager”

Redazione
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Nessuna deroga al tetto massimo di 240mila euro per i manager della società Stretto di Messina Spa, la quale ha l’incarico dei lavori per la costruzione del Ponte sullo Stretto, infrastruttura fondamentale per collegare l’Italia con il resto del Mediterraneo”. Così spiega l’amministratore delegato della società stessa, Pietro Ciucci.

Sull’argomento si era alzata una enorme bufera: dal testo dell’articolo 15 dell’ultima bozza del decreto legge Asset e Investimenti, sembrava infatti che per i boss di Stretto di Messina Spa sarebbe saltato il tetto stabilito nel 2016.

L’ipotesi della deroga, riguarderebbe invece l’assunzione di dipendenti, ovvero – spiega Ciucci all’Ansa – ingegneri ed esperti con le massime qualità e competenze professionali, da parte della Società”. Non sarebbe quindi rivolta al presidente e all’Ad e in generale al Consiglio di Amministrazione. La società – sottolinea l’ad – assumerà 100 risorse da Anas e Rfi aziende. Per loro, non è previsto alcun tetto.

Ponte sullo Stretto, Ciucci: “Nessun costo aggiuntivo per finanza pubblica”

In altri termini – rassicura Ciucci – non ci sarebbe alcun costo aggiuntivo per la finanza pubblica, ed è risaputo – aggiunge – che per altre società comparabili dell’area pubblica non si applica il tetto agli stipendi”.

2Considerato che per il Ponte sullo Stretto si parla di un investimento enorme: oltre 10 miliardi di euro. Un vero e proprio record”, parliamo del più grande investimento italiano degli ultimi tempi: “e’ il ponte sospeso più lungo al mondo che sta riscuotendo interesse a livello globale”.

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