Nonostante si estate inoltrata, la politica non si ferma. Anzi, sembra voler raggiungere obiettivi importanti – quali il decreto carceri, Polmetro, etc. – prima che giunga settembre. La pausa estiva insomma, sembra essere ancora lontana per i nostri onorevoli. E forse era anche ora. Già il question time accende gli animi persino ad agosto inoltrato e dimostrano come i parlamentari italiani lavorino in maniera differente rispetto alla maggior parte dei loro colleghi occidentali.
Le vacanze estive per i politici italiani
Politici sempre in vacanza? Sicuramente il cliché esiste per un motivo. Che si è d’accordo o meno con le scelte prese dagli onorevoli, certo è che il governo sta macinando decreti come non mai. Stando a una ricerca realizzata dalla presidenza di Montecitorio, dopo decenni di retorica anti-politica si scopre come la Camera sia al primo posto per numero di sedute plenarie e all’ultimo per giorni di chiusura. I numeri parlano chiaro: solo nel 2023 i deputati italiani si sono riuniti in Aula 191 volte. Più del Congresso americano, convocato per 180 giorni. Più della House of Commons britannica, 134. Più dell’Assemblea nazionale francese, 152, e della Camera canadese, 121.
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Come spiega il dossier voluto Lorenzo Fontana, “va tenuto conto della diversa organizzazione dei lavori” delle varie nazioni. Il dato che emerge dal rapporto è che l’Italia lavora, e lo fa anche bene. Per quanto riguarda le chiusure estive, nel 2023 Montecitorio e Palazzo Madama sono andati in ferie un mesetto scarso, dal 7 agosto al 4 settembre. Il Congresso Usa ha invece sospeso i lavori dal 29 luglio all’11 settembre e la Casa dei Comuni dal 20 luglio al 4 settembre. A Madrid l’ultima seduta plenaria di quest’anno si è svolta il 27 giugno e la prossima è prevista per settembre.
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