Si aprono venti giorni intensi per la politica italiana, scanditi da tre elezioni regionali decisive che misureranno lo stato di salute degli schieramenti. A inaugurare questo ciclo è la Liguria, dove domenica e lunedì circa un milione e 400 mila elettori si recheranno alle urne. La regione, ancora scossa dall’arresto dell’ex governatore Giovanni Toti, vede contrapporsi due volti noti della politica nazionale: Marco Bucci per il centrodestra e Andrea Orlando, ex ministro, alla guida di una coalizione di centrosinistra molto ampia, pur priva di Italia Viva.
L’esito del voto ligure potrebbe aprire una nuova fase nella politica italiana, anticipando tendenze che saranno osservate con attenzione nei prossimi appuntamenti elettorali. La partita tra Bucci e Orlando si gioca sul filo di lana, in una regione scossa da recenti scandali politici. Il centrodestra, sostenuto anche dal premier Giorgia Meloni, spera che una vittoria in Liguria possa consolidare la propria posizione e rappresentare una base solida in vista delle elezioni in Umbria e in Emilia Romagna, previste il 17 e 18 novembre.
Leggi Anche
Clima acceso alla vigilia elettorale
In Liguria, la campagna elettorale è stata combattuta fino all’ultimo. Pioggia e clima teso accompagnano il giorno del silenzio elettorale, con le squadre di entrambe le coalizioni impegnate in un’analisi a tutto campo delle strategie adottate. In questo clima, la trasmissione televisiva Report ha annunciato la messa in onda di un servizio che rievocherà l’arresto di Toti, dell’ex presidente dell’Autorità Portuale Emilio Signorini e di Aldo Spinelli, imprenditore del settore portuale. Alcuni esponenti del centrodestra hanno accusato la trasmissione di violare il silenzio elettorale, ma il conduttore Sigfrido Ranucci ha respinto le critiche, affermando di rispettare le norme Agcom.
Dopo la Liguria, l’Umbria: scontro all’ultimo voto
L’attesa per i risultati in Liguria si accompagna all’attenzione crescente verso l’Umbria, dove il voto di novembre si preannuncia come un confronto serrato tra Donatella Tesei, presidente uscente e candidata del centrodestra, e Stefania Proietti, sindaca di Assisi e candidata per il centrosinistra. Qui, secondo gli analisti, si profila un testa a testa che potrebbe ripercuotersi sugli equilibri nazionali.
Emilia Romagna: il centrosinistra punta alla conferma
La situazione è diversa in Emilia Romagna, regione tradizionalmente orientata verso il centrosinistra, dove la sfida sembra meno incerta. Il centrodestra è consapevole delle difficoltà e le previsioni della vigilia parlano di un possibile risultato “2 a 1”, con vittorie di centrodestra in Liguria e Umbria, mentre il centrosinistra punterebbe a un en plein.
Per il centrodestra, questi giorni rappresentano una prova di tenuta a livello nazionale, mentre il centrosinistra osserva con attenzione la tenuta del proprio progetto di alleanza progressista, portato avanti con decisione dalla segretaria del Partito Democratico Elly Schlein. Entrambe le coalizioni, nelle ultime ore, hanno rivolto appelli mirati per conquistare il voto dei moderati, che potrebbe rivelarsi decisivo.
I risultati delle urne diranno presto quale schieramento ha saputo conquistare la fiducia dell’elettorato e quale sarà l’impatto di questi voti sul panorama politico italiano.
© Riproduzione riservata