Piantedosi, dubbi sullo Ius Scholae: “Italia primo Paese in Ue per concessioni”

Secondo i dati ufficiali di Eurostat, tra il 2013-2022 il Paese ha concesso 1.463.330 cittadinanze, il numero più alto in Europa

Redazione
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Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi è intervenuto al Meeting di Rimini nel panel “Dal bisogno all’integrazione”. Tema principale: lo Ius Scholae. “La discussione va fatta, ma scevra da condizionamenti ideologici e alla luce di dati concreti e realistici che indicano qual è la realtà“, risponde il capo del Viminale. Il ministro dell’Interno cerca di riportare tutti con i piedi per terra, partendo appunto dai dati reali: “L’Italia riconosce nuove cittadinanze a stranieri in misura maggiore di altri Paesi europei, ad esempio quasi il doppio di quanto fa la Francia”.

Piantedosi: la questione ius Scholae

Nel 2023 gli stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana sono stati quasi 200.000. Secondo i dati ufficiali di Eurostat, tra il 2013-2022 il Paese ha concesso 1.463.330 cittadinanze, il numero più alto in Europa. “L’Italia detiene il record nel 2015, 2016, 2017, 2020 e 2022“. Scendendo nel dettaglio degli anni recenti, nel 2023 gli stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana “hanno sfiorato i 200.000 mentre la Spagna ne ha rilasciate 240.208, la Germania 200.100 e, infine, la Francia 97.288. Quelle che hanno avuto la cittadinanza italiana sono state 213.716, il 76% in più rispetto al 2021, quando erano diventate italiane 121.457 persone. La maggior parte delle nuove cittadinanze rilasciate nel 2022 è stata quindi concessa dall’Italia“.

Secondo Piantedosi è fondamentale comprendere il vero fabbisogno di cittadinanza e integrazione. “Pochi dicono che nel nostro ordinamento, l’articolo 4 della legge che disciplina adesso la cittadinanza, c’è addirittura uno spunto di ius soli, perché viene concessa la cittadinanza allo straniero che nato in Italia, vi abbia trascorso tutta la sua vita fino al compimento del diciottesimo anno di età“, aggiunge il titolare del Viminale.

Piantedosi e Salvini: la posizione del governo

A Rimini, insieme al ministro Piantedosi, era presente anche il vicepremier Matteo Salvini. Il ministro delle Infrastrutture si è esposto in maniera categorica sulla questione Ius Scholae: “Non è una priorità e non è nell’agenda di governo. Non ho voglia di fare polemica. Concediamo più cittadinanze a cittadini stranieri rispetto alla Francia, alla Spagna, alla Germania. Quindi legge che va bene non si cambia“.

D’accordo con lui anche Massimiliano Fedriga: “Credo che la cittadinanza non sia un processo per integrare ma un certificato di avvenuta integrazione. Quindi io utilizzerei cautela perché altrimenti si rischiano delle distorsioni“, afferma il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia. Rispetto alle posizioni di Forza Italia aggiunge: “Se una forza politica di maggioranza avanza una proposta, seppur al di fuori del programma di governo, altrettanto decisamente le altre forze politiche di maggioranza possono dire la loro“.

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