“Non esiste un rapporto causale diretto tra suicidi e sovraffollamento carcerario“. Queste sono le parole del ministro della Giustizia, Carlo Nordio al question time alla Camera. Per l’Istituzione, i problemi sociali devono essere ben distinti poiché in passato, nei momenti di sovraffollamento, i suicidi erano ridotti e quindi non esiste un legame diretto tra le due condizioni.
“Riguardo al sovraffollamento, nella fase di conversione del decreto Carcere sicuro abbiamo proposto di introdurre la figura di un commissario straordinario che avrà il compito di attuare in tempi brevissimi il piano nazionale di interventi per l’aumento di posti detentivi e per la realizzazione di nuovi alloggi destinati al personale della polizia penitenziaria. Questo programma edilizio sarà imponente e realizzato speditamente. È un piano a medio termine se non a lungo termine“, ha poi affermato.
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Le parole di Nordio
“Non posso e non devo commentare l’ordinanza del tribunale delle libertà di Genova in questo caso. Siamo convinti che nessuna inchiesta può e deve condizionare la legittimità di una carica politica o amministrativa che è stata determinata dalla volontà popolare. Vi è un’assoluta indipendenza tra i due processi. Per quanto riguarda l’iniziativa del Csm, questo ha imposto al ministero il dovere di acquisire l’ordinanza del tribunale e quindi la conosciamo e l’abbiamo, non la posso né criticare, né commentare. Posso dire che l’ho letta con grande attenzione e che di recente ho anche riletto con grande attenzione la fenomenologia dello spirito di Hegel e sono riuscito a capirla. Ho letto quest’ordinanza e non ho capito nulla“, ha poi sottolineato.
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