Ddl Nordio, arriva la firma di Mattarella sul provvedimento per abuso d’ufficio

La più importante novità è certamente la cancellazione dell’articolo 323 del codice penale, relativo all’abuso di ufficio

Redazione
2 Min di lettura

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il ddl Nordio. Il provvedimento introduce importanti modifiche al codice penale e al codice di procedura penale. Il testo era stato approvato in via definitiva dalla Camera il 10 luglio scorso e – come da prassi – doveva essere promulgato entro i successivi 30 giorni.

Nonostante alcuni dubbi che erano sorti al Colle, il capo dello Stato si sarebbe preso tutto il tempo a sua disposizione per esaminare il testo, soprattutto per il nodo dell’abolizione del reato dell’abuso d’ufficio. La sua cancellazione secca aveva creato perplessità in molti giuristi e c’è chi dice che lo stesso sentimento aleggia tra gli uffici giuridici del Quirinale.

Ddl Nordio, la posizione di Mattarella

Per mitigare le preoccupazioni del Colle, il governo ha inserito una nuova norma nel Dl carceri che introduce una nuova fattispecie di reato e cioè il peculato per distrazione. Tecnicamente si parla di un reato che possono commettere i funzionari che destinano fondi pubblici a un uso diverso da quello previsto dalla legge. Ormai la giustizia è uno dei temi che continua maggiormente a tener banco negli ultimi giorni. Di fatto, il Guardasigilli ha chiesto di incontrare il presidente Mattarella sui provvedimenti da prendere per l’emergenza carceri.

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio

Nordio si dice comunque soddisfatto del ddl approvato. La più importante novità è certamente la cancellazione dell’articolo 323 del codice penale, relativo all’abuso di ufficio. “Penso che la grandissima parte degli amministratori, che magari hanno votato contro l’abolizione in ossequio a un ordine di scuderia, siano contenti e magari quando sarà approvata questa riforma apriranno una bottiglia di spumante“, ha dichiarato il ministro della Giustizia la scorsa settimana.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo