Carceri, Nordio: “Il Beccaria di Milano è una delle nostre priorità”

"Siamo attenti a questo fardello, a volte di dolore. È una situazione che si è sedimentata nel corso dei decenni; quindi, è difficile porre un rimedio immediato" ha sottolineato il ministro della Giustizia

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Nel giorno in cui un detenuto di soli 21 anni si è tolto la vita nel carcere di Paola, nel Cosentino, il ministro della Giustizia Carlo Nordio si è detto speranzoso che il decreto svuota-carceri possa raggiungere il Consiglio dei ministri entro la fine del mese. Il ministro ha poi aggiunto che dal suo punto di vista è “improprio” chiamare questo decreto “svuota carceri” perché non prevede di “aprire le porte per alleggerire la popolazione carceraria“, ma propone alternative valide alla carcerazione con l’obiettivo di diminuire il numero di detenuti negli istituti penitenziari al fine di risolvere il problema del sovraffollamento.

Nordio ha ricordato che questo decreto era previsto nello scorso Consiglio dei ministri, dove però non è stato discusso, ma da quel momento si sarebbe arricchito di “provvedimenti sempre migliorativi“. Il ministro, incalzato sulla situazione complessa del carcere minorile Beccaria di Milano, ha dichiarato che l’istituto è una delle “priorità” del ministero, in quanto rappresenta una situazione “delicata” sia dal “punto di vista giuridico che etico“.

Nordio: “Le alternative che proponiamo vanno in varie direzioni

Il ministro della Giustizia, a margine dell’inaugurazione della sede della Corte Centrale di Milano del Tribunale Unificato dei Brevetti, ha poi spiegato quali sarebbero le alternative prese in considerazione dal suo ministero per risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri italiane. “Prima di tutto consentire di scontare le pene per i reati minori e anche per i tossicodipendenti in strutture diverse da quelle carcerarie, soprattutto in comunità, questa è la nostra grande sfida” ha ammesso Nordio, sottolineando di essere consapevole che bisognerà lavorare molto in questo senso, soprattutto sulle strutture che dovranno ospitare questi detenuti.

Carlo Nordio ministro giustizia
Carlo Nordio, ministro della Giustizia

Inoltre, Nordio ha riproposto come soluzione la possibilità di far scontare la pena ai detenuti stranieri nei loro Paesi di origine, evidenziando che in Italia ci sono “20mila reclusi stranieri“. In ultima analisi, il ministro ha trattato il tema della carcerazione preventiva, dichiarando che in Italia “abbiamo circa il 20% di persone in attesa di giudizio e molte di queste alla fine statisticamente vengono assolte. Quindi, la loro carcerazione si rivela ingiustificata“. Nel decreto legge, infatti, comprende anche una rivoluzione sull’ordinanza di custodia cautelare che sarà emessa da un organo collegiale previo interrogatorio di garanzia del deputato, che quindi limiterà la carcerazione preventiva, portando ad un alleggerimento della situazione delle carceri.

Nordio: “Al Beccaria c’è una situazione sedimentata nel corso dei decenni

Carlo Nordio ha dichiarato di non “poter entrare nei dettagli” per quanto riguarda la situazione al carcere Beccaria di Milano, ma ha voluto rassicurare i cittadini che nel decreto c’è spazio anche per questa vicenda e per tutte quelle simili ad essa. “Abbiamo avuto proprio pochi giorni fa un colloquio con il procuratore della Repubblica di Milano molto fruttuoso e gli abbiamo spiegato che siamo perfettamente consapevoli delle gravi difficoltà” ha dichiarato il ministro per poi aggiungere che il ministero sta inviando personale supplementare e che entro breve tempo sarà possibile ampliare le capacità locative, anche grazie ad accordi con la Regione.

Questo per dire – ha affermato Nordio – quanto stiamo attenti a questo fardello, a volte di dolore. È una situazione che si è sedimentata nel corso dei decenni; quindi, è difficile porre un rimedio immediato. Però siamo sulla buona strada ed entro pochi mesi faremo delle cose importanti“. Il ministro ha concluso annunciando che oggi avrebbe partecipato ad un incontro con molti rappresentanti proprio per trattare la questione dei detenuti minorenni.

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