Dopo le candidature ufficiali spunta la possibilità di un altro nome “che rappresenti la sinistra”. Valutazioni in corso
Un terzo nome che rappresenti la sinistra. Se da un lato Stefano Bonaccini, al momento della sua candidatura, aveva esplicitamente chiesto di superare la dinamica delle correnti interne al partito, ecco che il Pd sembra ancora destinato a dover fare i conti con le varie anime.
La posizione di Cuperlo
“Chi ha condiviso la stagione del renzismo e oggi nella critica al capitalismo scavalca le posizioni di Lula, dovrebbe spiegare le ragioni di tanta conversione”. Inizia così l’intervista di Gianni Cuperlo sulle pagine del quotidiano La Stampa. Cuperlo di fatto prende le distanze da Stefano Bonaccini ma non si schiera con nessuno dei nomi in campo. E non esclude un’altra candidatura che sia “espressione della sinistra che in questi anni si è più battuta per cambiare il Pd”. “Ad alcuni di noi è stato chiesto di esserci. Per natura non antepongo un nome alla cosa. Valuterò con altri come stare in una battaglia che sentiamo di dover fare. Penso a quanti al Pd potrebbero avvicinarsi o ritornare se scorgessero nel nuovo corso la riscoperta di una idealità e delle coerenze necessarie”.
“C’è un pezzo di sinistra che nella nuova stagione chiede di entrare a schiena diritta. Deluderla sarebbe una colpa. Credo si possa valutare una candidatura della sinistra che in questi anni si è più battuta per cambiare il Pd. Alla sinistra del partito serve una candidatura diversa, facendo largo a chi si è battuto di più per cambiarci”.