Il politico di Azione Osvaldo Napoli si è inserito nel delicatissimo tema della legge di cittadinanza, da alcuni giorni tornata al centro delle polemiche della politica italiana. Un argomento divisivo che ha creato in primis una spaccatura nella maggioranza, anche in assenza di una vera e propria proposta, che potrebbe creare più di qualche problema al governo Meloni.
Napoli ha voluto sottolineare proprio la particolarità di questo ultimo aspetto, evidenziando come il centrodestra si sia focalizzato su una questione che è esterna all’agenza condivisa dagli alleati e in quanto tale potrebbe essere affrontata senza particolari polemiche o critiche. L’apertura di Forza Italia ad un tema che, secondo lo stereotipo, è vicino alle ideologie della sinistra ha creato una crisi piuttosto profonda, tanto da spingere alcuni esponenti di Fratelli d’Italia e della Lega a criticare apertamente i forzisti.
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Così, lo stesso Antonio Tajani è intervenuto sulla questione, sottolineando che i diritti non sono una prerogativa della sinistra e di conseguenza la proposta dello Ius Scholae nasce dalla consapevolezza di un bisogno di cambiamento nel Paese e non dalla volontà di creare un “inciucio” con il Pd. Osvaldo Napoli, analizzando la questione, sottolinea criticamente: “Preoccupa l’idea che sembra allignare in parti della maggioranza che, se un provvedimento viene condiviso dall’opposizione è divisivo della maggioranza e va bene invece qualsiasi provvedimento sia contrastato dalle opposizioni. È una visione del bipolarismo un po’ primitiva e troppo muscolare. Di questo passo, il sistema politico è destinato alla paralisi“.
Napoli: “La destra ha una percezione distorta di sé“
Il politico di Azione ha evidenziato che le polemiche sorte nel centrodestra sulla legge di cittadinanza potrebbero essere la conseguenza della “percezione distorta che la destra ha di sé” e che di conseguenza ha “della realtà che si muove e cambia ogni giorno“. Una sorta di rifiuto dei cambiamenti che l’attualità porta con sé che però potrebbe anche essere letto come una scelta politica di negazione di tutto ciò che proviene dalle opposizioni.
“Perché mai la destra dovrebbe dividersi su un tema non previsto nel programma di governo e dunque aperto a un confronto senza reticenze né fumisterie ideologiche? Perché non credere alla buona fede di Forza Italia quando afferma di volere una legge sullo ius scholae senza per questo dividere la maggioranza?” si è infatti chiesto Osvaldo Napoli, per poi ritrovare una plausibile risposta del bipolarismo che caratterizza la politica italiana. “Lo ius scholae è divisivo per il solo motivo che avrebbe i voti favorevoli delle opposizioni?” si chiede retoricamente il politico di Azione, dichiarando però di escludere che “Il presidente Foti confonda il bipolarismo con il manicheismo“, facendo riferimento al capogruppo di FdI alla Camera.
Napoli si concentra poi anche sulle origini della polemica sullo Ius scholae, riconoscendolo in uno degli evernti conclusivi delle Olimpiadi di Parigi. La vittoria della nazionale italiana di volley femminile, di cui fa parte l’atleta Paola Enogu, ha causato una serie di conseguenze inaspettate nel Paese, compresa l’apertura del dibattito sulla legge di cittadinanza. “È la realtà, e non le opposizioni, a chiedere risposte a problemi e situazioni imprevedibili o largamente previsti ma sempre rimossi per le ragioni più diverse” ha sostenuto l’esponente di Azione, per poi aggiungere: “Le Olimpiadi a Parigi erano ampiamente previste, non così le conseguenze e le polemiche che le hanno accompagnate grazie alle stupidaggini del generale Vannacci“.
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