Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi è tornato sulla questione migranti. Il Capo del Viminale è stato in Libia nei giorni scorsi con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ed ha descritto l’operato del governo sui rimpatri. “Libia e Tunisia vivono situazioni paragonabili alle nostre peggiori stagioni, già lì proponiamo alternative riportando i migranti nel Paese di origine“, afferma.
In un’intervista sul Messaggero, Piantedosi spiega come secondo lui non ci si debba aspettare nuove ondate di arrivi: “Non credo aumenteranno. Il messaggio lanciato dal governo libico certifica in realtà solo ciò che già sappiamo e su cui abbiamo costruito le nostre partnership con i Paesi nordafricani: il nostro problema migratorio non è contrapposto a quello che loro affrontano“, dice, commentando le dichiarazioni di Tripoli che avrebbe 3 milioni di migranti sul proprio territorio.
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Le parole di Piantedosi
“La Libia, come pure la Tunisia“, continua, “vivono una situazione assolutamente paragonabile alle nostre peggiori stagioni, con trafficanti che agiscono sul loro territorio, favorendo il transito di persone con numeri insostenibili e generando problemi di stazionamento“. Per questo la collaborazione si concentra “non più sul solo contenimento delle partenze, ma soprattutto sui rimpatri volontari assistiti“. Il capo del Viminale ha poi proposto la Libia o la Tunisia come delle alternative a progetti migratori, riportando i migranti nei Paesi di origine e aiutandoli a reinserirsi.
Piantedosi evidenzia i numeri: “Nel 2024 sono stati quasi 8mila: 5111 in Libia e 3800 in Tunisia. I cali degli sbarchi degli ultimi mesi li ascrivo più a questo cambio di approccio che ai recuperi di persone in mare o alle azioni di contrasto di partenze che pure mettiamo in campo“. Il ministro parla anche della possibilità che nelle trattative sulle deleghe per la nuova Commissione Europea l’Italia possa vedersi assegnato un commissario per il Mediterraneo: “La premier sta tutelando gli interessi del nostro Paese, ritengo che il ruolo del commissario per il Mediterraneo sia innovativo e importante“.
Ciò significherebbe per l’Italia essere un Paese di grande importanza nell’area, anche con il Piano Mattei. Se anche non ci venisse assegnato “sono certo avremo un’assoluta centralità, siamo il baricentro del Mediterraneo“.
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