Migranti, Meloni: “In Italia si entra solo legalmente, seguendo le norme previste”

La premier nella nota diffusa da Palazzo Chigi ha sottolineato l'impegno continuo del governo a smantellare le reti criminali e il traffico illegale degli esseri umani, facendo riferimento alla maxi operazione della Guardia di Finanza che ha portato all'arresto di 13 persone

Redazione
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In una nota diffusa da Palazzo Chigi, la presidente del Cdm Giorgia Meloni ha parlato della maxi operazione avvenuta nella giornata di ieri che ha portato le autorità ad arrestare 13 persone non italiane che agivano nel nostro paese. Le accuse sono di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e al riciclaggio del denaro ottenuto. Meloni ha sfruttato l’occasione per ribadire l’impegno del governo nella lotta contro le reti criminali e il traffico illegale di esseri umani.

La nota della presidente Meloni

Meloni nella nota ringrazia la Guardia di Finanza di Crotone, il Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata (Scico) e la Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro per “la brillante operazione che ha portato allo smantellamento di un’organizzazione criminale internazionale dedita al traffico di esseri umani e al riciclaggio di denaro”.

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni

La premier sottolinea che è un’assoluta priorità del governo la battaglia contro coloro che si approfittano delle persone in difficoltà che vogliono trovare condizioni di vita più favorevoli, pensando solo ai propri profitti. “Il Governo è determinato a smantellare queste reti criminali e a debellare il traffico illegale di esseri umani, che alimenta gli interessi degli schiavisti del Terzo Millennio” afferma la premier con decisione. 

Conclude promettendo di continuare a impegnarsi in questo senso e a lavorare per difendere i nostri confini e per ristabilire un principio fondamentale: in Italia si entra solo legalmente, seguendo le norme e le procedure previste”.

L’operazione in Calabria

Ieri le autorità hanno arrestato 13 persone sul suolo italiano accusate di associazione a delinquere finalizzata all’ingresso nel territorio dello Stato italiano di cittadini extracomunitari senza permesso di soggiorno, al riciclaggio e all’esercizio abusivo dell’attività di prestazione dei servizi di pagamento.

I militari che hanno partecipato alla maxi operazione sono quelli del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Crotone e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata, con la collaborazione dei Reparti del Corpo, territorialmente competenti, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro.

Le misure di custodia cautelare sono state emesse dal Gip Catanzaro su richiesta della Dda di Catanzaro e sono state eseguite nelle province di Bologna, Brescia, Crotone, Roma, Imperia, Milano e Vibo Valentia. L’organizzazione composta da cellule presenti in Italia e all’estero aveva l’obiettivo di far arrivare illegalmente i migranti in Italia, attraverso la rotta marittima del mediterraneo orientale e farli espatriare verso diversi stati del Nord Europa.

Le dichiarazioni di Piantedosi

Anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha commentato la maxi operazione. Ha dichiarato che quanto accaduto “è l’ulteriore testimonianza che il traffico di esseri umani è una piaga di crescente diffusione che va contrastata senza indugi o sottovalutazioni”. Il ministro ha quindi ringraziato le Forze dell’ordine e la magistratura “per il costante impegno messo in campo su questo fronte”.

Per Piantedosi la situazione emersa dalle indagini “conferma la necessità di proseguire lungo la strada intrapresa da questo governo per contrastare con ogni mezzo, anche preventivo, i criminali senza scrupoli che si arricchiscono mettendo a repentaglio la vita stessa dei migranti”. Il titolare del Viminale ha concluso sottolineando la necessità di superare le posizioni ideologiche “di chi continua a farsi sostenitore di un’accoglienza indiscriminata anche quando questa finisce, di fatto, per favorire i vergognosi interessi di gruppi criminali”.

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