I dati di Frontex parlano chiaro: Balcani occidentali +168%, Mediterraneo centrale +59% in un solo anno
Cresce ancora il numero dei migranti irregolari che attraversano il confine europeo. Nei primi dieci mesi di quest’anno, gli arrivi sono stati 281mila, circa il 77% in più rispetto al 2021. L’Agenzia europea per il controllo delle frontiere – Frontex – ha svelato questi dati, studiando la portata dei flussi.
Rotte migratorie: svelato l’andamento dei flussi
La rotta dei Balcani Occidentali occupa la prima posizione in termini di arrivo in Ue: sono transitati infatti, quasi 130.430 migranti – circa il 168% in più rispetto ai primi dieci mesi dello scorso anno. Gli sbarchi in Italia, quindi la rotta del Mediterraneo centrale, si colloca al secondo posto per il numero di arrivi. In dieci mesi, i flussi sono cresciuti per un totale di 85.140 persone segnalate, arrivando al 59%. Considerando invece l’aumento percentuale, la rotta del Mediterraneo orientale – il cui punto d’arrivo si trova sulle coste della Grecia e sulle isole limitrofe – è anch’essa in seconda posizione. Rispetto a gennaio-ottobre del 2021, quest’anno l’aumento è stato esponenziale, toccando il 122%, per un totale di 35.343 persone registrate da Frontex. Nell’ultimo anno, il conflitto russo-ucraino ha portato poi, milioni di ucraini a rifugiarsi all’interno dei confini europei. Tra questi, molti hanno usufruito del meccanismo della protezione temporanea, quindi l’Agenzia non ha potuto considerarli nei suoi studi.
I dati riflettono anche una riduzione di alcuni flussi verso l’Ue. L’Africa occidentale, ad esempio, con meno 16% per gli arrivi, meno 27% per il Mediterraneo occidentale e meno 30% dai territori orientali. Nell’ultimo anno sono aumentati del 70%, i migranti irregolari che hanno tentato di uscire dai confini europei per tentare la fortuna nel Regno Unito.