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MES, Napoli (Az) tuona contro Meloni: “Ha il Parlamento più antieuropeista dell’Ue”

Secondo il membro di Azione, l'Italia sarebbe passata dall'essere bastione dell'europeismo a uno dei Paesi più antieuropeisti dell'UE

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L’esponente di Azione Osvaldo Napoli è stato categorico sulla Premier: “La presidente Meloni può stare tranquilla. Contro il MES, come pure contro i ‘volenterosi’ a sostegno di Kiev, dispone del Parlamento più antieuropeista dell’Unione europea, forse secondo solo a quelli ungherese e slovacco“. Una dichiarazione forte, ma che riflette un sentimento politico crescente.

Solo pochi anni fa, il nostro Paese veniva considerato un pilastro dell’europeismo. L’Italia era tra i principali sostenitori dell’integrazione europea, a livello istituzionale e nell’opinione pubblica. Oggi, invece, il quadro è radicalmente mutato. La maggioranza parlamentare mostra spesso un atteggiamento ostile o fortemente critico verso le istituzioni comunitarie.

MES, le dichiarazioni di Osvaldo Napoli su Meloni e l’UE

Il Meccanismo Europeo di Stabilità (MES), pensato per garantire sostegno finanziario ai Paesi in difficoltà, è da mesi al centro di un braccio di ferro interno. Nonostante l’Italia lo abbia firmato nel 2021, la ratifica parlamentare è ancora bloccata, rendendoci l’unico Stato membro a non aver completato l’iter. La premier Giorgia Meloni, pur adottando una retorica più istituzionale all’estero, ha permesso che le resistenze interne si consolidassero, alimentando il sospetto che la posizione italiana sia più tattica che negoziale.

A questo si aggiunge il crescente scetticismo verso l’impegno europeo nel conflitto ucraino. Iniziative di coordinamento militare e diplomatico, come quella dei “volenterosi” per l’aiuto a Kiev, vedono l’Italia defilata. Il supporto politico alla causa ucraina, formalmente ribadito, è spesso accompagnato da tensioni interne, specialmente nei partiti populisti e nazionalisti.

Napoli sottolinea che, al di là della “retorica quotidiana sulla grande mediatrice o sulla Premier più influente nel mondo“, l’Italia appare come un Paese isolato nello scacchiere europeo. Una trasformazione rapida e profonda. Secondo l’ex deputato, l’85% della maggioranza parlamentare è ora contrario all’Europa, a prescindere dalle dichiarazioni più sfumate del ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Questo mutamento ha delle ricadute concrete. Stando alle esternazioni di Napoli, la Nazione è entrata “stabilmente nel gruppo minore dei 27“, ovvero in quella fascia di Stati meno influente sulle decisioni strategiche. La nuova gerarchia del potere europeo, infatti, si è stabilizzata attorno a un triangolo: Germania, Francia e Polonia. Questi Paesi, nonostante le loro divergenze, sono diventati i cardini attorno a cui ruota ogni decisione chiave dell’Unione, dalla politica energetica alla difesa.

La prospettiva delineata da Osvaldo Napoli vede, dunque, un cambiamento di ruolo dell’Italia: da protagonista a comparsa.

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