“Io sostengo l’attribuzione di un forte ruolo per l’Italia“, con queste parole il leader del Ppe Manfred Weber sembra voler far tirare un sospiro di sollievo al premier Meloni. C’è speranza per Raffaele Fitto a Bruxelles e c’è speranza per il futuro dell’Italia nell’Ue. Il vertice a sorpresa, a cui ieri hanno partecipato il Presidente del Consiglio e il presidente dei popolari europei, avrebbe affrontato principalmente la questione del commissione italiano nel Parlamento europeo, nodo centrale di questa attualità politica.
L’Italia non ha ancora espresso la sua scelta pubblicamente, ma sembrerebbe scontata una nomina del ministro degli Affari europei, ritenuto da Palazzo Chigi un profilo che potrebbe piacere all’Ue. L’indecisione riguarda il ruolo che potrebbe essergli affidato: l’Italia punta in alto e per questo Meloni vorrebbe un portafoglio di peso dal valore esecutivo, possibilmente una vicepresidenza. Una richiesta che purtroppo non è certo possa tramutarsi in realtà. Così Manfred Weber è invitato a visitare Roma e con l’occasione ad incontrare Gorgia Meloni, Raffaele Fitto e Antonio Tajani.
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Una serie di incontri che hanno l’obiettivo di costruire un asse con il leader del Ppe, vicino a Ursula Von der Leyen e anche ai Popolari, prima forza in commissione Ue, affinché questo medi per ottenere il miglior risultato possibile per Raffaele Fitto. “Io voglio vedere l’Italia tra i Paesi che guidano l’Unione“ avrebbe dichiarato Weber a conclusione del colloquio con Meloni, aggiungendo: “Per me come leader del Ppe è impossibile ignorare, isolare l’Italia. È un Paese centrale in Europa, uno dei padri fondatori. In Italia c’è una popolazione pro-europea, non c’è nessun partito che vuole uscire dall’euro come invece in altri Paesi. Lavorerò sempre per includere l’Italia nel processo delle decisioni“.
Weber: “Con Fitto ho lavorato bene, è un profilo forte“
Al suo arrivo a Roma, Manfred Weber ha incontrato per primo il ministro Raffaele Fitto, tenendo con lui un breve incontro dal contenuto non rivelato. Il leader del Ppe ha però parlato di un “esito positivo“, innalzando così le flebili speranze italiane. “Sta al governo italiano decidere quale commissario proporre” ha sostenuto il presidente dei popolari, aggiungendo però di nutrire profonda stima per Raffaele Fitto, con cui ha collaborato nel 1999 quando era alla presidenza dell’Ecr in Europa. “Il suo è un profilo ovviamente forte” ha poi sottolineato, sostenendo così la decisione su cui Giorgia Meloni non ha ancora sciolto la riserva.
Anche su quest’ultima, Weber ha solo parole di congratulazioni e di esortazione. “Rispetto a due anni fa – ricorda il popolare – la percezione che si ha in Europa di Giorgia Meloni è che sia cambiata notevolmente e che Tajani abbia contribuito molto. Adesso lei è rispettata come primo ministro, il suo governo di centrodestra è visto come pro-europeo, un governo credibile che sta cercando di risolvere i problemi“. Sarebbero queste, dunque, le basi su cui lavorare per riportare l’Italia al centro dell’Unione europea e del suo processo decisionale.
Un ruolo forte se secondo Weber spetterebbe di diritto al nostro Paese per una serie di motivi specifici: “L’Italia è uno dei Paesi più importanti, Meloni e Tajani hanno preso molti voti alle Europee, a differenza di Macron e Scholz, che ne sono usciti come i grandi perdenti“. Così torna sotto ai riflettori la retorica che la stessa Meloni aveva portato avanti durante la sua campagna elettorale a Bruxelles e soprattutto poco prima del voto sul secondo mandato di Ursula Von der Leyen.
Tajani: “L’Italia merita una vicepresidenza esecutiva“
Il centrodestra sulla nomina di Raffaele Fitto come commissario Ue è un fronte unito. Lo ha dimostrato il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, sostenendo di essere soddisfatto della scelta del nome operata da Meloni e di essere pronto a combattere in prima linea per far ottenere all’Italia ciò che realmente merita. “Domani sarò a Bruxelles e incontrerò sia Von der Leyen sia Metsola al termine del Consiglio Affari Esteri e ribadiremo le posizioni del Partito Popolare Europeo e anche le posizioni di Forza Italia” ha infatti dichiarato il vicepremier forzista, aprendo quindi ad una seconda mediazione.
“È importante che si sappia qual è anche a Bruxelles il ruolo che la seconda forza politica italiana intende svolgere a sostegno di un’Europa che deve essere deve sempre più politica” ha aggiunto poi Tajani, sottolineando il suo punto di vista sulla figura di Raffaele Fitto: “Fitto è un futuro commissario esperto, conosce sia il Consiglio, sia la Commissione sia il Parlamento quindi è in grado di dare un contributo concreto alla von der Leyen“.
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