Domenica 18 maggio è stata una giornate più impegnative del mandato di Giorgia Meloni. Prima la messa di insediamento di Papa Leone XIV, poi l’incontro privato con il presidente di Israele, Isaac Herzog, seguito dal trilaterale con il vicepresidente Usa, JD Vance, e la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen. Ora dopo ora, il Presidente del Consiglio ha continuato a macinare traguardi, nel tentativo di porsi sempre più al centro dell’Europa e dei dialoghi mondiali.
Nel tardo pomeriggio, poi, il premier ha sentito personalmente il presidente Usa, Donald Trump, assente dalle celebrazioni di ieri. Al centro del colloquio il bisogno di portare Ucraina e Russia alla pace, con un cessate il fuoco che cominci il prima possibile e con la promessa che Kiev riceverà le garanzie di sicurezza necessarie affinché in futuro non venga nuovamente invasa.
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Una telefonata che a molti è apparsa come un tentativo di rimediare a quanto avvenuto lo scorso venerdì a Tirana quando, a margine del Summit sulla Conferenza Politica Europea, i Volenterosi si sono incontrati con Volodymyr Zelensky proprio per telefonare al Tycoon e discutere dei colloqui fallimentari in Turchia. La grande assente in quel caso fu proprio Meloni.
In realtà, nella tarda serata di ieri, è arrivata la conferma che l’Italia non sembra affatto isolata in Europa, come temevano le opposizioni dopo gli eventi dello scorso fine settimana. Keir Starmer, primo ministro britannico, così come Palazzo Chigi, hanno confermato che ieri sera Giorgia Meloni e i Volenterosi si sono collegati telefonicamente per avere un vertice con Donald Trump, all’alba del suo colloquio con Vladimir Putin.
Meloni sente Trump: “L’Italia garantisce sostegno per una pace giusta”
Nella nota rilasciata ieri sera da Palazzo Chigi si è appreso che il vertice telefonico si è concentrato sugli argomenti che oggi Trump dovrebbe affrontare con Vladimir Putin. Il titolare della Casa Bianca, dopo che le delegazioni ucraina e russa inviate a Istanbul non sono riuscite a trovare un accordo, ha deciso di prendere la situazione nelle sue mani e trattare con lo zar per capire quali siano le sue intenzioni.
Giorgia Meloni, quindi, ha ribadito “il sostegno dell’Italia, insieme ai partner europei e occidentali, agli sforzi di Trump per una pace giusta e duratura in Ucraina“, per poi evidenziare ancora una volta la necessità di un cessate il fuoco immediato e senza precondizioni. Il premier ha poi sottolineato con soddisfazione la disponibilità da parte di Kiev a cercare di costruire un dialogo con la controparte e ha esortato nuovamente Mosca ad impegnarsi nei negoziati con l’obiettivo di raggiungere la pace.
Ad annunciare il colloquio telefonico è stato invece il britannico Starmer, che ha confermato che nel corso della telefonata è stata discussa “la situazione ucraina“, così come i costi che questa guerra di logoramento sta comportando per entrambe le parti. Inoltre, una nota Downing Street, ha riportato che nel corso del vertice è stata ipotizzata la possibilità di procedere con nuove e più dure sanzioni nei confronti della Russia, nel caso in cui questa non volesse cedere ad un cessate il fuoco.
La telefonata tra Donald Trump e Vladimir Putin
Alle 16 di oggi ora italiana, le 10 a Washington, il presidente degli Stati Uniti siederà nello Studio Ovale della Casa Bianca e solleverà la cornetta dell’ormai famosissimo telefono rosso per parlare con il leader russo, Vladimir Putin. Una telefonata carica di significato, soprattutto alla luce dei fallimentari colloqui che si sono tenuti venerdì scorso in terra turca.
L’obiettivo del Tycoon sarà quello di comprendere quali sono i prossimi passi che Mosca ha intenzione di compiere all’interno del conflitto, per capire se una tregua in tempi brevi sia realmente possibile. “Argomento della chiamata sarà come porre fine al bagno di sangue“, ha sostenuto il miliardario, aggiungendo che dopo il colloquio con Putin è intenzionato a sentire anche il leader ucraino, Volodymyr Zelensky, e insieme a esso alcuni membri della Nato.
“Sarà una giornata produttiva“, ha poi auspicato Trump, pronto a scoprire se il piano di Putin sia realmente quello di temporeggiare e portare allo sfinimento l’Ucraina o se c’è una possibilità che le due Nazioni giungano ad un cessate il fuoco senza che Kiev debba rinunciare alla sua sovranità territoriale. Uno dei motivi per cui i colloqui a Istanbul sono falliti è stata proprio la richiesta di Mosca di ottenere i quattro territori ucraini ora parzialmente occupati dalle forze russe. Una proposta che l’Ucraina ha però definito “inaccettabile“.
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