Massimo riserbo e attese crescenti. Giorgia Meloni sta prendendo tempo per scegliere il successore di Raffaele Fitto, trasferitosi a Bruxelles come vicepresidente della Commissione Europea. La decisione, si mormora, potrebbe tardare, nonostante le aspettative di un annuncio imminente. In pole position, Tommaso Foti, attuale capogruppo alla Camera, che incarna l’identikit perfetto per due requisiti fondamentali: nessun frazionamento delle deleghe e una figura politica strettamente legata a Fratelli d’Italia.
La questione tiene banco anche al congresso di Noi Moderati, dove Maurizio Lupi ha raccolto l’intero parterre del centrodestra, puntando su un messaggio di coesione. La premier ha ribadito in un videomessaggio l’importanza dell’unità della coalizione, sottolineando che, seppur con anime diverse, la forza del centrodestra risiede nella compattezza. Questo appello giunge dopo giorni turbolenti segnati dalle frizioni interne sulla recente legge fiscale al Senato.
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Il messaggio del centrodestra: unità, ma con distinguo
Nonostante la retorica unitaria, emergono differenze di visione tra i leader. Antonio Tajani, presente all’evento, ha sottolineato dal palco la necessità di una difesa comune europea: “Non possiamo sempre aspettare gli americani.” Matteo Salvini, intervenendo subito dopo in videocollegamento, ha invece invitato alla cautela, auspicando che un eventuale ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca favorisca la pace. Anche sull’autonomia regionale, tema caro alla Lega, le divergenze sono evidenti, con Forza Italia e Noi Moderati più scettici.
I nomi in lizza: tra strategie e equilibri interni
Tommaso Foti resta il favorito, ma la sua promozione lascerebbe scoperto il ruolo cruciale di capogruppo alla Camera. Tra le alternative, circolano i nomi di Marco Osnato, esperto di questioni economiche, e Luca Ciriani, che potrebbe prendere il posto di Fitto. Questo scenario, tuttavia, aprirebbe nuovi interrogativi sulle posizioni chiave all’interno del partito.
La premier è consapevole della delicatezza della scelta: ogni mossa avrà implicazioni sul delicato equilibrio interno al governo e nella coalizione. Nel frattempo, l’attenzione resta alta. Fitto sarà di ritorno a Roma giovedì, e la speranza è che possa trovare già il suo successore. Ma i tempi potrebbero allungarsi: Meloni, secondo fonti vicine, preferisce ponderare ogni dettaglio prima di sottoporre la decisione al Quirinale.
Un mosaico complesso, dove ogni tassello dovrà incastrarsi alla perfezione per garantire stabilità e confermare, anche nei fatti, l’unità tanto proclamata del centrodestra.
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