Giorgia Meloni ed Elly Schlein sono tornate a sfidarsi a colpi di post e commenti social, riaccendendo una tradizione che ormai da qualche mese sembrava essere disattesa. Dopo il breve botta e risposta alla Camera, in occasione del premier time, le due leader erano tornate nel loro silenzio, scandito solamente da qualche duro affondo a distanza, ovviamente in differita.
Oggi, a un giorno di distanza dall’esito del referendum su lavoro e cittadinanza, la leader del governo e quella dell’opposizione hanno dato vita ad un simpatico siparietto, in cui hanno tentato di dimostrare che l’esito delle prossime Politiche potrebbe essere più che mai incerto.
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Il tutto nasce da una dichiarazione di Elly Schlein, che ha sostenuto come lo scorso weekend sia stato necessario a “rendere l’alternativa più vicina“, sia tramite la piazza per Gaza che per il referendum sui cinque quesiti. “Oggi la destra esulta, faccia pure: ne riparliamo alle politiche, dove non sarà l’astensionismo a salvarli“, ha quindi tuonato la segretaria del Pd, ricordando ancora una volta che i 14 milioni di italiani che si sono recati alle urne sono un numero maggiore di quelli che hanno effettivamente votato il governo Meloni.
L’iniziale silenzio di Giorgia Meloni viene rotto da un fragorosissimo post sui suoi canali social ufficiali. Il Presidente del Consiglio si trova all’interno del suo ufficio a Palazzo Chigi, sorride e dietro di sé ha il tricolore italiano. Un’immagine che vale più di mille parole, ma che la leader di FdI ha voluto rendere ancora più chiara.
“Elly Schlein dice che i voti del referendum dicono no a questo Governo...“, ha scritto il premier nella caption della foto, lasciando intendere alla segretaria del Pd che fino a che il popolo non deciderà il contrario sarà lei a guidare il Paese.
Il volto dem non si è però lasciato intimorire ed ha deciso di rispondere a tono alla nuova provocazione. “La coerenza, questa sconosciuta!” è il messaggio pubblicato da Schlein sui social per accompagnare la condivisione di un commento pubblicato dalla stessa Meloni il 18 aprile 2016.
“Il premier abbia la decenza di rispettare chi si e’ recato oggi alle urne perché sono sempre più italiani rispetto a quelli che hanno votato lui per andare a Palazzo Chigi. Il governo ha fatto di tutto per favorire l’astensionismo e non far raggiungere il quorum“, si legge nel commento che sottolinea le somiglianze con quanto avvenuto in questi giorni.
Dopo Meloni e Schlein interviene Magi
Il caso ha scatenato anche l’intervento di uno dei leader di Avs, Angelo Bonelli, che ha voluto innanzitutto ricordare i pericoli di un Paese in cui l’astensionismo è il vero partito di maggioranza, per poi sottolineare che ormai da 30 anni i referendum rischiano sempre più spesso di non raggiungere il quorum.
Anche alla luce di questi fatti, però, Bonelli invita Giorgia Meloni alla cautela, chiarendo che al suo posto “non gioirei così tanto per il mancato quorum, perché alle prossime elezioni il quorum non vi sarà e quei 13 milioni di cittadini che hanno votato sì potranno esprimere un verdetto molto duro nei confronti del governo“.
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