Giorgia Meloni è giunta a Cernobbio, sul lago di Garda per intervenire nel Forum Ambrosetti, partecipando ad un panel sull’Ucraina e l’Europa e soprattutto per incontrare personalmente e a porte chiuse il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Dopo l’intervento da remoto al G7 Parlamenti a Verona, il premier ha deciso di presentarsi personalmente a Cernobbio, pronta anche a rispondere alle domande riguardanti lo scandalo Sangiuliano-Boccia.
Ad oggi la questione è più chiara, a seguito delle dimissioni del ministro della Cultura, e Meloni ha potuto parlare con più tranquillità continuando a difendere il lavoro del suo governo e cercando di minimizzare quanto accaduto, riducendo la questione ad un fatto privato e parlando prevalentemente di dichiarazioni legate al gossip. “Se qualcuno pensa che situazioni come quella di Sangiuliano possono indebolire il governo si sbaglia” ha tuonato Meloni, per poi decretare: “Morto il re, vive il re. Dimesso un ministro, buon lavoro al nuovo ministro“.
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Per quanto riguarda il vertice con Volodymyr Zelensky, entrambi i leader si sono detti soddisfatti dell’incontro, che avrebbe riguardato principalmente le modalità con cui porre fine al conflitto in corso. Meloni non si è espressa sulla questione dell’utilizzo delle armi in territorio russo, su cui l’Italia per il momento è contraria, ma avrebbe dichiarato in generale: “Non ho mai cambiato idea sull’Ucraina e all’Italia viene riconosciuta una postura seria“.
Meloni: “Farò bene il mio lavoro fino a fine legislatura“
Anche se colpita dal caos scatenato dal caso Sangiuliano, Giorgia Meloni ha voluto sfruttare il Forum di Cernobbio per mettere alcune questioni in chiaro. Innanzitutto, il caso legato al ministro della Cultura ha un carattere prevalentemente privato e non concerne “illeciti“, ma proprio la grande attenzione mediatica che gli è stata riservata ha traslato la questione su un piano politico. “Non credo sia una cosa a cui bisogna prestarsi e quindi non ho accettato inizialmente le dimissioni di Sangiuliano” ha spiegato il premier, sostenendo poi di non avere commenti da fare sulla personalità di Maria Rosaria Boccia.
“La mia idea su come una donna deve guadagnarsi uno spazio nella società è diametralmente opposta da quella di questa persona” ha dichiarato il Presidente del Consiglio, chiarendo di non avere intenzione di “mettersi a battibeccare” con essa. Nonostante il duro colpo di questi giorni, Giorgia Meloni ha una sola e unica certezza: “Intendo fare il mio lavoro bene e fino alla fine della legislatura“. La leader di Fratelli d’Italia si è poi rivolta agli elettori, sostenendo di aver vissuto un “doppiopesismo” mediatico, poiché lo spazio riservato alla vicenda Sangiuliano è stato ben più ampio di quello garantito all’inchiesta della Procura di Perugia sui dossier creati con accessi a dati da parte di funzionari pubblici.
Meloni: “Non possiamo abbandonare l’Ucraina al suo destino“
Durante il suo intervento Meloni è riuscita anche a chiarire quanto discusso con il leader di Kiev Volodymyr Zelensky. Meloni ha sostenuto di non aver cambiato linea di pensiero e di essere convinta che il sostegno italiano all’Ucraina sia fondamentale. “L’unica cosa che non si può fare è abbandonare l’Ucraina al suo destino. E questa è la scelta che sta attuando l’Italia e che non cambierà” ha infatti dichiarato a Cernobbio, sostenendo di aver espresso questo concetto anche ai suoi omologhi in Cina.
Il timore di Meloni è che, lasciando l’Ucraina da sola nella sua guerra contro la Russia, si rischi la creazione di “caos” e l’allontanamento della pace. Per questo, il fulcro dell’incontro con Zelensky sono state proprio le modalità con cui raggiungere una pace giusta, che rispetti l’integrità territoriale dell’Ucraina e non equivalga ad una resa a Mosca. Inoltre, particolare attenzione sarebbe stata riservata anche al tema della ricostruzione del Paese, anche tenendo in considerazione che la prossima Ukraine Recovery Conference si terrà proprio in Italia.
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