Il G20 di Rio de Janeiro si è concluso, ma i lavori in America del Sud del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni non sono ancora finiti. Il premier è infatti volata in Argentina per incontrare il presidente Javier Milei. Il vertice si è svolto alla Casa Rosada e a seguito della conclusione dell’incontro i due hanno incontrato la stampa in una conferenza condivisa. “Questa è casa vostra, siete in famiglia, sarete accolti sempre in questo modo. Siamo popoli fratelli. Questa è casa vostra, siete in famiglia, sarete accolti sempre in questo modo. Siamo popoli fratelli” ha dichiarato Milei, dando inizio all’incontro con toni piacevoli e leggeri.
Meloni ha infatti ribattuto che Milei ha sin da subito fatto sentire il popolo italiano a casa, sottolineando che il legame tra Italia e Argentina “sono profondi“. I due leader hanno sostenuto la volontà delle due Nazioni di collaborare su diversi temi, dalle guerre fino alla difesa della sovranità, nella speranza di creare “un’alleanza di popoli liberi” che si estenda anche ad altre realtà. “L’Argentina è il nostro punto di riferimento in America Latina” ha continuato Meloni, sottolineando che nel Paese è presente “un potenziale enorme da esplorare“.
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I due presidenti hanno poi affrontato il delicato tema delle elezioni in Venezuela, sottolineando la necessità di una collaborazione che possa rendere più semplice la transizione nel Paese, a seguito del voto contestato. “La crisi che sta attraversando il Venezuela è una questione che all’Italia come all’Argentina sta particolarmente a cuore” ha infatti dichiarato Meloni, ricordando anche le comunità di italiani che ad oggi vivono sul suo territorio.
Meloni: “La preferenza del popolo venezuelano deve essere rispettata”
Il post-elezioni in Venezuela è stato uno degli argomenti principali affrontati dal leader argentino e dal Presidente del Consiglio, entrambi favorevoli alla necessità di aiutare il Paese a raggiungere un equilibrio. “Credo che sia nostro dovere alzare la voce ringrazio il presidente Milei perché lo ha fatto varie volte” ha infatti dichiarato il premier, sottolineando che la posizione assunta dal G7 è stata quella di permettere alla popolazione venezuelana di veder riconosciuto il proprio voto, ovvero quello per il presidente eletto Gonzales Urrutia.
“Non riconosciamo come abbiamo già detto la proclamata vittoria di Maduro a seguito di elezioni ben poco trasparenti – ha dichiarato Giorgia Meloni – continuiamo a condannare la brutale repressione del regime che ha portato alla morte di decine di manifestanti all’arresto arbitrario di molti oppositori politici all’incriminazione e all’esilio del candidato presidente dell’opposizione democratica“. Il presidente argentino ha ribattuto sottolineando che l’obiettivo comune è sempre la ricerca e la difesa della libertà.
In questo senso, quindi, i due Paesi intendono collaborare per la creazione di un fronte unito che possa perseguire questo fine, allo stesso tempo riuscendo a coinvolgere altre realtà. “Anche se siamo pochi, facciamo luce e apriamo il cammino perché, come dico sempre, la vittoria e la guerra non dipendono dalla quantità dei soldati, ma dalla forza che viene dal cielo” ha infatti dichiarato il leader dell’Argentina.
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