Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è in viaggio verso Sharm el Sheik, in Egitto, per prendere parte alla cerimonia per la firma dell’accordo di pace tra Israele e Hamas. Nel giorno della liberazione degli ostaggi, tenuti prigionieri da Hamas da ormai due anni, il conflitto a Gaza compie un ulteriore passo in avanti. La prima sfida, forse la più semplice, è stata vinta e ora il Medio Oriente si avvia verso un percorso di ripresa e pacificazione.
I punti del piano statunitense sono numerosi e per ora sono stati messi in atto in minima parte. Il cessate il fuoco prosegue ormai da giorni, eppure lo scetticismo di molti fa temere che questa possa essere una situazione solo provvisoria. La stessa Presidente del Consiglio ha sottolineato questo aspetto. Pur definendo quella attuale “una giornata storica” che permette alla cerimonia della firma di avvenire “sotto i buoni auspici dopo la liberazione dei 20 ostaggi israeliani“, il premier ha evidenziato le sfide che attendono Israele e la Palestina.
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“Ora si apre una nuova fase, quella di consolidazione del cessate il fuoco e di piena attuazione all’accordo per costruire un futuro di pace e stabilità duratura“, ha spiegato in una nota diffusa questa mattina. Il capo del governo ha comunque voluto ribadire la volontà italiana di continuare a sostenere tutti gli sforzi di pace, con l’obiettivo di permettere a questo percorso di essere concluso. Il tutto, però, sarà portato avanti con la stessa convinzione: “La pace si costruisce con i fatti, non con le parole“.
Meloni al vertice in Egitto per la firma dell’accordo
Il vertice odierno avrà inizio alle 14:30 e sarà presieduto dal presidente degli Usa, Donald Trump, e da quello egiziano, Abdel Fattah al Sisi. Dopo le foto di rito avrà inizio il vero e proprio evento, che sarà seguito poi da una conferenza stampa congiunta. Le presenze saranno numerosissime. Al momento non vi è certezza sulla presenza del presidente israeliano, Benjamin Netanyahu, che aveva inizialmente annunciato la sua presenza, per poi smentirla. Il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Abu Mazen, dovrebbe invece prendervi parte.
Oltre al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, prenderanno parte all’evento numerosi altri leader mondiale. Si attendono il principe ereditario del Qatar, Tamim bin Hamad al Thani, il re Hamad bin Isa al Khalifa del Bahrein, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, il presidente dell’Indonesia, Prabowo Subianto, il presidente dell’Azerbaigian, Ilham Aliyev, il vicepresidente degli Emirati Arabi Uniti e il ministro degli Esteri dell’Oman, Badr bin Hamad al Busaidi, il presidente iracheno, Abdul Latif Rashid.
Per quanto riguarda l’Europa, invece, hanno accettato l’invito il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, il primo ministro britannico, Keir Starmer, il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, il primo ministro greco, Kyriakos Mitsotakis, l’ungherese Viktor Orban, il primo ministro norvegese, Jonas Gahr Store, il presidente francese, Emmanuel Macron e il presidente cipriota, Nikos Christodoulides.
Inoltre, è in arrivo in Egitto anche il presidente del Canada, Mark Carney, il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, il primo ministro pakistano, Shehbaz Sharif, il premier armeno, Nikol Pashinyan, e il segretario generale della Lega araba, Ahmed Aboul Gheit.
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