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Meloni rivendica i dati record sugli occupati: “L’Italia cambia passo, investiremo ancora”

La rilevazione Istat riferita al mese di maggio registra 24,3 milioni di occupati, ovvero quasi 1,3 milioni in più rispetto al periodo precedente alla pandemia. Un dato da record rispetto al 2004, anno in cui hanno avuto inizio le analisi dell'Istat, in quanto rappresenta il numero di lavoratori più alto mai registrato

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I dati Istat su occupati e disoccupati dipingono un quadro rincuorante del panorama lavorativo italiano. Lo conferma il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, commentando l’analisi dell’Istituto nazionale di statistica e dicendosi orgogliosa di quanto finora compiuto dal governo. Il primo ministro ha parlato di “buone notizie“, sottolineando la “crescita costante” sul fronte del numero dei lavoratori e dei contratti stabili.

Il premier ha inoltre voluto mettere in luce che tali dati confermano i livello più alti da quando esistono le rilevazioni. “Un segnale chiaro: l’Italia sta cambiando passo“, ha sostenuto Meloni, aggiungendo che il suo esecutivo non ha alcuna intenzione di fermarsi, nella consapevolezza che il percorso verso la ripresa dei dati dell’occupazione è ancora lungo. “Continueremo a investire con determinazione su lavoro, impresa e crescita“, ha spiegato, rivendicando il proposito di “costruire una Nazione sempre più solida, produttiva e giusta“.

I dati Istat citati da Meloni

La rilevazione Istat riferita al mese di maggio registra 24,3 milioni di occupati, ovvero quasi 1,3 milioni in più rispetto al periodo precedente alla pandemia. Un dato da record rispetto al 2004, anno in cui hanno avuto inizio le analisi dell’Istat, in quanto rappresenta il numero di lavoratori più alto mai registrato. Il tasso di occupazione è salito dunque al 62,9%, con il numero dei disoccupati che invece è sceso a 1 milione 691mila.

Nello specifico, le nuove assunzioni hanno riguardato gli inattivi tra i 15 e i 64 anni. Dalle rilevazioni di aprile questi sono scesi di 172mila unità e rispetto a maggio 2024 di 320mila. Numeri più che soddisfacenti, che permettono di tirare un sospiro di sollievo e ritrovare una rinnovata speranza per il futuro. Non vi sono però solo dati positivi: secondo Istat, è stato registrato un calo tra i dipendenti a termine e nelle altre classi di età.

L’aumento degli occupati, infatti, ha riguardato uomini, donne, dipendenti permanenti, autonomi e coloro che hanno meno di 50 anni di età. Il numero delle persone che cerca lavoro, che sale di 7,1 punti percentuali, riguarda invece entrambe le componenti di genere ed è diffusa in tutte le classi d’età. Un buon risultato viene registrato anche sul fronte dell’occupazione giovanile, cresciuta dell’1,7% rispetto al mese precedente.

Giorgia Meloni continua ad insistere su uno dei punti forti del suo governo, tentando di mostrare alla popolazione che con il tempo i risultati del suo operato sono nettamente visibili. Il ritorno di un’occupazione forte, dopo i dati disastrosi degli scorsi anni, potrebbe dunque essere lo scossone necessario al Paese per tornare a produrre a livelli soddisfacenti.

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