Meloni da Vespa: “Con Crosetto e Tajani sono stata denunciata alla Cpi per concorso in genocidio”

Sulla missione della Global Sumud Flotilla il premier ha spiegato che, se avesse avuto il solo scopo umanitario, sarebbe stata fallimentare: "Sulle navi c'erano circa 40 tonnellate di aiuti. 40  tonnellate le nostre istituzioni le consegnano in una mattinata con due aerei"

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Giorgia Meloni ha scelto lo studio di Bruno Vespa come teatro per tirare le somme delle ultime settimane. Dalla situazione in Medio Oriente, passando per il caro bollette, per le elezioni Regionali e le liste di attesa, il Presidente del Consiglio ha mandato un messaggio al Paese, cercando innanzitutto di chiarire alcuni presunti passi falsi delle opposizioni. Non ignorabile l’argomento delle manifestazioni che nei giorni scorsi hanno interessato il Paese. Una marea di cittadini, nel vero senso della parola, che è scesa in piazza per mostrare solidarietà a Gaza e per protestare contro l’abbordaggio della Global Sumud Flotilla.

Meloni ha sostenuto di non essere stata dura nei confronti dei manifestanti, ma di aver soltanto provato a chiarire quale fosse il suo pensiero. Il premier ha citato alcuni dati secondo cui negli ultimi 3 anni la Cgil avrebbe indetto 4 scioperi generali, ovvero molti di più di quando la sinistra era al governo. “L’ultimo era pretestuoso, perché fatto mentre aumentano i dati di occupazione, aumentano i salari, diminuisce la precarietà“, ha tuonato.

Inoltre, ha voluto evidenziare come all’interno del corteo vi fosse uno striscione che inneggiava alla strage del 7 ottobre. “Forse la tesi dei semplici infiltrati è un po’ riduttiva, quindi penso che su questo bisogna fare tutti un po’ più attenzione“, ha criticato, chiarendo comunque di avere rispetto per tutti coloro che hanno deciso di scendere in piazza per sostenere una tesi in cui credono.

Meloni: “Non conto neanche più le minacce di morte”

Vedo molte cose che cominciamo a dare per normali e normali non sono. Io non conto più le minacce di morte, non faccio in tempo neanche a segnalarle“, ha tuonato il presidente del Consiglio, parlando di un “clima che si sta imbarbarendo parecchio“. Dietro a questo fenomeno, dal suo punto di vista, vi sarebbero alcune responsabilità.

Di chi, per esempio, dice che tu hai le mani sporche di sangue, di persone che fanno parte della classe dirigente di questa nazione che dicono che io e questo governo siamo complici di genocidio“. In questo senso, il premier ha ricordato che lei stessa, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani e quello della Difesa, Guido Crosetto, sono stati denunciati alla Corte Penale Internazionale per concorso in genocidio.

Meloni: “La missione umanitaria della Flotilla era un fallimento”

Sulla Flotilla, invece, Meloni non dice nulla di nuovo. Il premier ha spiegato che la missione, se avesse avuto il solo scopo umanitario, sarebbe stata fallimentare: “Sulle navi della Flotilla c’erano circa 40 tonnellate di aiuti. 40  tonnellate le nostre istituzioni le consegnano in una mattinata con due aerei“. Per il primo ministro, quindi, la missione sarebbe stata solo un rischio, oltre che un possibile problema per la nostra Nazione. Su questo argomento, poi, non manca una sferzata contro il leader del M5S, Giuseppe Conte: “Il blocco navale c’era dal 2009. Non se ne era accorto?“.

Meloni: “La difesa serve a garantire la pace”

Altro argomento piuttosto spinoso è stato quello della difesa militare. Meloni ha chiarito che la necessità di aumentare le spese su questo fronte nasce dal bisogno di maggiore protezione. “La pace si costruisce con la deterrenza, cioè se tu vuoi essere certo o ragionevolmente certo di avere pace, devi rendere molto pericoloso muoverti guerra“, ha ribadito difendendo la posizione del suo governo.

Meloni: “Sono fiera dei due risultati alle Regionali”

Passando al tema delle Regionali, Meloni si è detta più che soddisfatta di questi primi due risultati. Le vittoria nelle Marche e in Calabria sarebbero state la dimostrazione della fiducia nei cittadini nel suo governo. “Ho la conferma che gli italiani vedono i risultati“, ha spiegato, per poi aggiungere di non aver notato alcun tipo di nervosismo all’interno della maggioranza.

Il primo ministro non ha comunque risparmiato qualche affondo nei confronti delle opposizioni. La leader di FdI ha infatti voluto mettere l’accento sulle presunte campagne strumentali messe in atto dal centrosinistra. “Mi pare che gli italiani capiscano quando si tenta di trattarli da scemi“, ha tuonato, citando la proposta della rimozione del bollo auto in Calabria e quella del riconoscimento della Palestina nelle Marche.

Meloni: “Non vale la pena fare una legge elettorale prima del premierato”

Dopo mesi, poi, Meloni è tornata a parlare di premierato. La “madre di tutte le riforme” non è ancora stata messa in atto, eppure il governo custodisce ancora le sue speranze. Di fronte alla possibilità di un cambiamento di questo genere, il primo ministro ritiene inutile l’approvazione di una nuova legge elettorale. “Se si facesse, vorrei una legge che vada bene anche per il premierato e quindi con l’indicazione del premier sulla scheda“, ha chiarito.

Rimanendo in tema di riforme costituzioni, la leader di Fratelli d’Italia ha sostenuto di credere e di voler portare a termine l’Autonomia differenziata. Per quanto riguarda le tempistiche, ha quindi sostenuto che entro il 2025 sarà possibile vedere i primi passi in avanti.

Meloni: “Nella Manovra vorrei dare un bel segnale al ceto medio”

Una discussione più sostanziosa ha riguardato gli obiettivi per la prossima legge di Bilancio. Anche quest’anno, il proposito del premier è quello di dare un segnale al ceto medio, ovvero quello che più di tutti subisce gli aumenti e l’eliminazione degli sgravi. “Noi ci siamo concentrati finora sui redditi più bassi e io credo che sia importante adesso cercare di allargare la platea“, ha sostenuto il capo del governo.

Meloni, però, mette le mani avanti e ricorda che ogni tipo di intervento deve essere sostenuto da adeguati finanziamenti. “Dipende sempre dalle ricorse che si hanno complessivamente, ma ci sono diverse possibilità“, ha annunciato in riferimento ad un possibile taglio delle tasse anche per quei redditi che arrivano a toccare i 50mila euro.

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