Meloni attacca il Pd: “Criticarono la ‘rottamazione quater’ e poi ne beneficiarono”

"Prendiamo atto che per la sinistra i cittadini bisognosi sono evasori e criminali, mentre in casa Pd si può tranquillamente usare la stessa misura che tanto hanno criticato" ha tuonato il Presidente del Consiglio sui social, commentando un'inchiesta di Open con protagonista il Partito democratico

Redazione
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L’inchiesta di Open sull’utilizzo da parte del Pd dei condoni previsti dalla rottamazione quater, proposta e approvata dall’attuale governo, ha permesso a Giorgia Meloni di esultare e di sfruttare i social per avere la sua rivincita. “Ricordate quando il Pd, commentando la prima legge di bilancio del Governo che introduceva la rottamazione quater, definiva quest’ultima un ‘favore a evasori e criminali’?” ha infatti scritto il premier sui suoi profili ufficiali, pronta ad affondare contro il partito di Elly Schlein, sua grande avversaria nel teatro della polarizzazione politica attuale: “Tramite un’inchiesta di Open, scopriamo oggi che proprio loro ne avrebbero beneficiato“.

Poche parole che bastano alla Presidente del Consiglio per dimostrare la sua presunta vittoria, contro il partito che da sempre la ostacola al governo. “Prendiamo atto che per la sinistra i cittadini bisognosi sono evasori e criminali, mentre in casa Pd si può tranquillamente usare la stessa misura che tanto hanno criticato“, così si conclude l’attacco del premier contro il Partito democratico.

Tommaso Foti, Autonomia differenziata
Tommaso Foti (FdI)

Durissime anche le parole di Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, che commentando l’articolo di Open ha definito il Pd un “partito che predica bene e razzola male, chiede il rispetto delle regole che puntualmente viola ed è avvezzo all’uso della doppia morale, quella che vale per i propri adepti e quella che può essere applicata come metro di giudizio per tutti gli altri ‘comuni mortali’“.

L’inchiesta di Open sulla Rottamazione quater e il Pd

L’inchiesta realizzata dalla testata Open si apre con parole durissime nei confronti del partito di Elly Schlein e della sua stessa segretaria. Una serie di contestazioni ad un partito che sin dal 2022, anno di insediamento del governo Meloni e anno in cui venne varata la rottamazione quater delle cartelle esattoriali, criticò duramente l’operato della maggioranza, dichiarando che il condono previsto avrebbe permesso “un passo indietro rispetto alla lotta all’evasione“.

Nell’inchiesta, a firma Franco Bechis, è possibile leggere come “nella lista dei beneficiari di quel condono, che secondo il Pd avrebbe dovuto ‘favorire gli evasori e aiutare i criminali’, figura niente meno che il Partito democratico, appena passato alla guida di Elly Schlein“. Inoltre sembrerebbe che il partito abbia chiesto all’Agenzia delle Entrate di aderire alla sanatoria, risparmiando le sanzioni previste e “ facendosi ammettere alla rateizzazione dei contributi per il personale che il partito non aveva versato agli istituti di previdenza, Inps e Inpgi prima di tutto“, come è possibile leggere nell’inchiesta.

Open specifica anche che all’interno della nota integrativa al bilancio 2023 del Pd, non compare mai la parola “condono“, sostituita invece da una serie di spiegazioni: “Il Partito, nell’anno 2023, ha ricevuto l’accoglimento della domanda presentata per l’adesione alla Definizione agevolata, prevista della Legge n. 197/2022. Conseguentemente, con riferimento ai Debiti verso Istituti di Previdenza, procederà a versare entro il 30/11/2027 le minori somme dovute“.

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