Dopo aver accolto a Villa Doria Pamphili un importante vertice sul Piano Mattei per l’Africa, con la partecipazione di capi di Stato africani, della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e dei rappresentanti delle principali istituzioni finanziarie mondiali, Meloni è tornata a Palazzo Chigi per presiedere il Consiglio dei ministri. Subito dopo, ha incontrato i capi dei servizi segreti italiani (DIS, AISI e AISE), insieme al sottosegretario Alfredo Mantovano, per analizzare le principali aree di crisi globali: Iran, Libia e Medio Oriente.
Medio Oriente: spiragli su Gaza, cautela sull’Iran
Secondo quanto emerso dall’incontro con l’intelligence, ci sarebbero segnali positivi verso una possibile tregua nella Striscia di Gaza. Un obiettivo su cui l’Italia, anche a livello diplomatico, si è spesa molto nelle ultime settimane.
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Più delicata la questione Iran. Roma resta in attesa, pronta però a sostenere eventuali iniziative congiunte con gli Stati Uniti, qualora il regime degli ayatollah dovesse vacillare. L’obiettivo, condiviso anche da altri leader europei, è evitare che Teheran arrivi a dotarsi della bomba atomica.
Durante il recente G7 in Canada, Meloni ha discusso direttamente con Donald Trump sia della situazione a Gaza, sia della necessità di trovare un’intesa tra USA e Unione Europea per superare le tensioni commerciali. Un colloquio che conferma il ruolo crescente dell’Italia come ponte tra le due sponde dell’Atlantico.
Piano Mattei: 1,2 miliardi per rilanciare l’Africa
“L’Africa è centrale per il nostro futuro: rafforzare il continente africano significa rafforzare anche l’Europa“, ha detto Meloni aprendo i lavori del vertice romano. Un messaggio subito condiviso da von der Leyen: “Siamo qui per costruire un partenariato solido e duraturo”.
Nel concreto, sono stati firmati undici accordi per un totale di 1,2 miliardi di dollari. Tra i progetti principali, spicca il Corridoio Lobito: una grande infrastruttura ferroviaria e stradale che collegherà Zambia e Congo all’oceano Atlantico, passando per l’Angola. Un’opera che punta a ridurre la dipendenza da Sudafrica e Cina, favorendo nuove rotte commerciali verso Europa e Stati Uniti.
Altro tassello strategico è l’estensione del cavo sottomarino Blue Raman – con il contributo dell’italiana Sparkle – per migliorare la connessione digitale tra Europa, Africa orientale, Medio Oriente e India. “In un mondo in cui i dati sono il motore dell’economia”, ha detto la premier, “dobbiamo garantire che anche l’Africa sia pienamente connessa”.
Meloni ha poi annunciato una proposta concreta per affrontare il problema del debito dei Paesi africani più fragili: convertire circa 235 milioni di euro in progetti di sviluppo locale entro il 2035. L’obiettivo è azzerare il debito dei Paesi più poveri e dimezzare quello di quelli a reddito medio-basso. Un’iniziativa che – ha ricordato la premier – era particolarmente cara anche a Papa Francesco.
Una premier tra palazzi e social: oltre 4 milioni di follower
In parallelo, Meloni festeggia un traguardo social: il suo profilo Instagram ha superato i 4 milioni di follower. “Grazie a chi c’è, a chi partecipa, a chi non fa mai mancare il proprio pensiero, anche con critiche costruttive”, ha scritto, accanto a una foto che la ritrae in giacca azzurra, sorridente ma istituzionale.
La giornata della presidente del Consiglio riflette la nuova ambizione italiana: essere protagonista nei dossier internazionali più caldi, offrendo soluzioni concrete e rafforzando legami strategici. Il Piano Mattei, partito tra mille scetticismi, sembra ora prendere corpo tra progetti reali e un approccio pragmatico che unisce investimenti, diplomazia e visione geopolitica.
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