Grande attenzione al Made in Italy, riduzione della pressione fiscale e riforma del fisco: sono queste le prossime sfide della premier. Granelli: “Nuovo patto di fiducia tra Stato e imprese”
Foto di rito e applausi del pubblico, così è stata accolta Giorgia Meloni questa mattina all’Assemblea nazionale di Confartigianato a Roma. In quest’occasione, la premier ha spiegato il suo impegno e quello del nuovo governo per fare in modo che l’Italia “torni a correre”.
Gli asset strategici del governo
“Il marchio del Made in Italy va difeso, e per farlo deve essere riconoscibile”, ha affermato Meloni nella sua relazione. I prodotti italiani infatti sono al terzo posto per la loro riconoscibilità nel mondo ma – secondo la premier – negli ultimi anni si è lasciato che questo marchio fosse svenduto. Una soluzione quindi, la offre il nuovo esecutivo, con l’idea di attivare un registro delle indicazioni geografiche dei prodotti artigianali, come nel caso di quelli alimentari. Ciò farebbe in modo che una tale svalutazione del Made in Italy non accada più.
Un altro punto focale delle dichiarazioni di questa mattina, verte sul taglio del 5% del cuneo fiscale. Due terzi al lavoratore e un terzo all’azienda: questo è l’orizzonte della nuova legislatura che punta a vedere un significativo beneficio percepito anche dalle imprese. Parlando poi del Superbonus edilizio, la Meloni ha assicurato che il governo si sta impegnando per dare un sostanziale aiuto, invitando poi le banche a fare lo stesso. “Oggi ci ritroviamo con i cassetti fiscali delle banche pieni e le cessioni di nuovi crediti vuote”, ha aggiunto la premier.
I riferimenti all’esecutivo Draghi
Nel suo discorso rivolto al futuro, la Meloni guarda anche al passato. “Dalla legislatura precedente usciamo con la concezione che la povertà si poteva abolire con un decreto, che la crescita si possa fare con una norma dello Stato ma lo Stato non crea crescita, lo fanno le aziende” ha replicato. L’esecutivo quindi, si deve adoperare – ogni giorno – mettendo le imprese nelle giuste condizioni di lavoro e non essere di ostacolo.
Le parole di Granelli
Marco Granelli – presidente di Confartigianato – si è rivolto in più occasioni alla Meloni. Importante, secondo lui, è stabilire un nuovo patto di fiducia tra lo Stato e le imprese. Ciò,per far fronte alle nuove sfide e ai nuovi scenari economico-sociali del Paese. Secondo il presidente infatti, l’agenda dell’esecutivo tocca i nodi salienti delle piccole-medie imprese (pmi) ma al contempo, lo spazio di manovra potrebbe non essere sufficiente.