Il Consiglio europeo sta per aprire le sue porte ai leader dei Paesi membri che tra oggi e domani dovranno mettersi d’accordo per trovare una nuova Commissione europea che più o meno accontenti tutti. I primi schieramenti sono già stati resi ufficiali. I Popolari, i Socialisti e i Liberali sono favorevoli al trittico Von der Leyen – Costa – Kallas, mentre il centrodestra ancora fatica a comprendere la via da perseguire.
In questo caos politico, Giorgia Meloni è pronta a difendere con le unghie e con i denti la posizione dell’Italia, Paese fondatore dell’Unione e tra i più solidi a livello politico. Il suo non è un compito facile, viste le volontà di Macron e Scholz di lasciare fuori il premier italiano, tornato in un ruolo di “messa all’angolo” che non le si addice più. In sostegno del Presidente del Consiglio, sembrerebbe arrivato però un aiuto inaspettato, quello del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
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“La Ue non prescinda dall’Italia“, questa la frase che il Quirinale ha lasciato trapelare ieri, a seguito del vertice tra il Capo dello Stato, quello di governo e un plotone di ministri e sottosegretari. Una frase particolare, che suona come un monito ai leader dell’Ue e che allo stesso tempo non influenza troppo le dinamiche europee. In fin dei conti, Mattarella non può interferire in alcun modo con ciò che accade a Bruxelles, eppure, il pericolo che l’Italia venga penalizzata potrebbe aver spinto Mattarella a strappare un po’ il protocollo.
Vertice informale a porte chiuse tra Mattarella e Meloni
Le parole del Presidente della Repubblica sono state rilasciate dal Quirinale a seguito del consueto pranzo pre-Consiglio europeo che si è svolto con il premier Meloni. Presenti anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani, il ministro Raffaele Fitto per gli Affari europei, il sottosegretario alla presidente del Consiglio Mantovano e molti altri. Solitamente questo tipo di incontri al Quirinale sono blindati. Non trapela alcuna informazione, per permettere di preservare la privacy e la sicurezza.
In questo particolare caso, però, il Colle avrebbe deciso di rendere pubblico una sorta di messaggio patriottico di Mattarella, che sembrerebbe proprio a vantaggio della posizione del premier Meloni. Non è chiaro se lo stesso Presidente del Consiglio abbia in qualche modo chiesto a Mattarella di intervenire, viste le difficoltà incontrate nelle contrattazioni con gli altri leader, resta il fatto che il capo dello Stato ha deciso di intervenire.
Il tono duro di Meloni contro l’Europa
Il premier Meloni nel pomeriggio di ieri è intervenuta in Aula per presentare le sue comunicazioni al Consiglio europeo. Queste sono state approvate con 178 voti favorevoli e con un lungo applauso che ha seguito le parole della leader di FdI. Il Presidente del Consiglio ha parlato per circa un’ora e nel suo discorso ha duramente criticato l’assetto formatosi nell’Ue. Tre Paesi che decidono il futuro dell’Ue, “non funziona così l’Unione” tuona Meloni, ancora livida per essere stata esclusa dalle negoziazioni.
In questo momento potrebbe profilarsi l’ipotesi di un colpo di forza del premier, che potrebbe votare contro la figura di Antonio Costa al Consiglio e astenersi su Von der Leyen e Kallas. Così, però, il portafoglio importante all’Italia andrebbe perduto. Meloni si trova nuovamente davanti ad un bivio, ma la certezza è e rimane una sola: “Mai inciuci con la sinistra“. Resta da capire, ora, quando il premier possa rimanere fedele a se stessa nelle lunghe ore che la attendono a Bruxelles.
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