“Con la mia visita colmo un vuoto, un ritardo“, così Sergio Mattarella è intervenuto nel suo colloquio con il presidente Luiz Inácio Lula da Silva, a Brasilia, nella prima visita di Stato di un presidente della Repubblica italiana nel Paese dopo 24 anni. Un lasso di tempo lunghissimo a quanto i due considerando quanto i due Paesi abbiano dialogato, anche se non istituzionalmente. Gli immigrati italiani in Brasile continuano ad aumentare e lo stesso Mattarella ha deciso di visitarne una delegazione, per mostrare loro la propria vicinanza e ricordare loro il ruolo che svolgono in Brasile.
Un momento importante, soprattutto perché il 2024 è l’anno in cui ricorre “l’anniversario dell’inizio della migrazione italiana in Brasile“. Mattarella, quindi, per celebrare questa importante ricorrenza ha dichiarato: “Quei primi migranti italiani qui in Brasile trovarono accoglienza e opportunità di vita, così come in seguito è avvenuto per tanti altri che li hanno seguiti, che sono giunti qui in questo grande e accogliente paese“. La visita di Stato di Mattarella, dunque, ha il compito di recuperare le relazioni che l’Italia ha da sempre avuto con l’America latina, alla luce soprattutto dell’emigrazione italiana che è avvenuta in questi territori.
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La missione del Presidente della Repubblica, ovviamente, non guarda solo al passato. L’Italia ha intenzione di ricostruire un solido e resistente legame con quei Paesi che più di altri hanno sempre intrattenuto ottime relazioni con la nostra Nazione. Un intento in cui rientrano anche le visite del Capo dello Stato in Moldavia e Romania, Paesi che hanno subito una forte emigrazione nei confronti del nostro Paese. “Questa mia visita, dopo 24 anni, serve a sottolineare l’amicizia fra Italia e Brasile e la collaborazione sotto ogni profilo” ha infatti dichiarato Mattarella, per poi aggiungere: “Ci sono forme di collaborazione crescenti che vorremmo fossero anche più ampie, per questo stiamo lavorando“.
Mattarella: “Italia e Brasile sono accomunati da una consonanza di valori“
Il Presidente della Repubblica, durante il primo dei suoi interventi in Brasile, ha voluto sottolineare come la collaborazione tra il Brasile e l’Italia sia possibile non solo grazie agli interventi diplomatici, ma soprattutto perché nel Paese è presente una cospicua comunità di italiani che “sono avanguardia della nostra amicizia“. Gli emigrati che hanno scelto Brasilia come città di approdo, dove costruirsi una nuova vita, rappresentano lo stretto legame che lega le due Nazioni e intensifica anche la condivisione “dell’immagine dell’Italia nel mondo“.
Mattarella ha poi voluto sottolineare come tra i due Paesi vi sia “una consonanza di valori“, che ovviamente rendono più semplice ogni collaborazione e che ci avvicinano sul piano culturale e politico. Il Presidente ha quindi sottolineato che con il Presidente Lula “sono state affrontate varie forme di collaborazione” e che Italia e Brasile “sono accomunati dal voler contribuire alla pace e alla collaborazione internazionale“.
Proprio per celebrare questa vicinanza il presidente Mattarella ha ricevuto dal Capo di Stato brasiliano il Gran collare dell’Ordine nazionale della Croce del Sud, una delle più alte onorificenze del Paese che viene riconosciuta a Capi di Stato. La cerimonia è avvenuta a Palazzo Palanalto, sede della presidenza brasiliana, dove Mattarella si è recato con il suo entourage.
Mattarella: “L’IA è affascinante ma comporta anche dei rischi“
Durante la sua visita a Brasilia, il Capo di Stato italiano ha affrontato anche la tematica dell’Intelligenza Artificiale, sostenendo che “questa grande innovazione ha una prospettiva affascinante a partire dalla medicina e in tanti altri settori” ma allo stesso tempo “comporta dei rischi, che richiedono una disciplina seria e puntuale, che non ostacoli la ricerca le novità di cui occorre non avere paura, ma eviti gli abusi, che sono possibili con uno strumento così importante“. Un discorso necessario, affinché tutto il mondo prenda consapevolezza della necessità di una regolamentazione unica che renda l’Intelligenza Artificiale uno strumento che mette l’uomo al centro e che non lo sostituisce.
Il presidente Mattarella oggi visiterà le zone alluvionate di Porto Alegre e incontrerà la locale comunità italiana, per poi raggiungere in serata San Paolo dove domani avrà l’occasione di visitare il museo dell’immigrazione e l’arsenale della speranza, gestito dal Sermig, servizio missionario giovani.
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